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La Regione Emilia Romagna sostiene con un bando le attività produttive delle Pmi

Per la competitività sui mercati, pubblicato un bando per 8 milioni di euro di contributi. Circa 63 milioni in investimenti generati grazie a 16 milioni già stanziati con la prima parte del bando.

Mercato e Lavoro
Al via una seconda opportunità per le Pmi di ottenere contributi europei e fondo perduto, veicolati dalla Regione Emilia-Romagna.
Dopo i16 milioni di eurostanziati per la prima finestra del bando, ora con ulteriori8 milionisi apre una opportunitàper acquisto macchinariper le Pmi, che si chiuderà il 28 febbraio 2019. Si tratta della seconda finestra per ottenere i contributi previsti dal bando Por Fesr 2014-2020. Un incentivo destinato alle Pmi dell’Emilia-Romagna, al fine di favorire la realizzazione di progetti finalizzati ad accrescere lacompetitività e l’attrattivitàdel sistema produttivo, nell’ambito di uno sviluppo sostenibile e favorendo i percorsi di consolidamento e diversificazione.
Le domande dovranno prevedereinvestimenti produttivi espansivi ad alto contenuto tecnologicoche, attraverso un complessivo ammodernamento degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature, siano idonei a favorire l’innovazione di processo, di prodotto o di servizio. Tali domande vannopresentate tramite l’applicativo web Sfinge 2020.
Gli investimenti saranno agevolati concontributi a fondo perdutocalcolati nel20% della spesa ammissibile, per un importo massimo di150.000 euroe dovranno essere realizzati tramite il ricorso a finanziamenti a medio/lungo termine erogati dal sistema bancario e creditizio, garantiti in via diretta dal sistema dei confidi (Cooperfidi Italia, Unifidi e Cofiter) e contro garantiti da Cassa depositi e prestiti tramite il Fondo EuReCa. Per learee montaneil contributo a fondo perduto sarà del 30%.Il contributo a fondo perduto, inoltre, potrà essereincrementato del 5%qualora i progetti siano presentati da imprese giovanili e/o femminili, oppure prevedano un incremento occupazionaledel 10%nel caso in cui le sedi operative o unità locali oggetto degli interventi siano localizzate nelle aree montane della Regione, o nelle aree 107.3.c.
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