Confcommercio: "Il permanere di un'evoluzione scarsamente dinamica dei consumi sta provocando un deterioramento delle attese degli imprenditori del commercio al dettaglio".
"Il peggioramento del clima di fiducia rilevato ad aprile, sia sul versante delle famiglie sia delle imprese, è sintomatico del clima d'incertezza che caratterizza l'attuale fase congiunturale; da alcuni mesi, infatti, produzione e occupazione sono in rallentamento". Questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati diffusi dall'Istat secondo i quali ad aprile l'indice del clima di fiducia consumatori scende da 117,5 a 117,1; mentre la fiducia imprese cala da 105,9 a 105,1. "In particolare – conclude la nota- il permanere di un'evoluzione scarsamente dinamica dei consumi sta provocando un deterioramento delle attese degli imprenditori del commercio al dettaglio, la cui fiducia è scesa ai livelli più bassi dalla fine del 2014. Questa tendenza coinvolge, non solo gli operatori della distribuzione tradizionale, ma anche quelli delle grandi superfici".
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