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Unimpresa: con boom SPA volano i portafogli delle imprese

Secondo un’analisi dell’associazione dal 2016 al 2017, il portafoglio complessivo delle aziende italiane è passato da circa 1.600 miliardi a quasi 1.800. Ma questo non porta migliori prospettive di sviluppo.

Mercato e Lavoro
Volano i conti delle imprese italiane grazie al boom di Piazza Affari: negli ultimi 12 mesi l’incremento delle quotazioni delle società per azioni – e in particolare di quelle quotate sui listini regolamentati – ha contribuito a far salire di oltre 163 miliardi di euro (+10%) il portafoglio complessivo delle aziende del nostro Paese, passato da 1.632 miliardi a 1.796 miliardi. Sulla variazione positiva ha inciso significativamente l’aumento di 105 miliardi (+18%) del valore delle azioni di spa detenuto dalle imprese.

E’ quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Unimpresa sui portafogli delle aziende italiane, secondo il quale cresce anche la liquidità con i conti correnti saliti di 37 miliardi (+11%) da 319 miliardi a 356 miliardi. “Le nostre aziende hanno conti migliori, ma si tratta solo degli effetti positivi della droga finanziaria che non si traduce in un incremento sostanziale dei bilanci e del fatturato. Asset finanziari in crescita e più liquidità, ma per ora prospettive di sviluppo incerto” dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci, commentando i dati della ricerca.

Secondo l’analisi dell’associazione, basati su dati della Banca d’Italia, dal 2016 al 2017, il portafoglio complessivo delle aziende italiane è passato da 1.632,3 miliardi a 1.796,1 miliardi con un aumento di 163,8 miliardi (+10,04%). Sui conti correnti e nei depositi a vista è stato registrato un aumento di 37,5 miliardi (+11,76%) da 319,4 miliardi a 356,9 miliardi. I titoli a breve termine sono passati da 78 milioni a 201 milioni con un incremento di 123 milioni (+157,69%), mentre i titoli a medio e lungo termine sono saliti di 5,4 miliardi (+8,43%) da 64,03 miliardi a 69,4 miliardi.
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Si registra invece una variazione negativa dai contratti dei derivati finanziari: la perdita è di 2,6 miliardi (-17,59%) da 14,9 miliardi a 12,3 miliardi. In rosso anche il saldo dei crediti finanziaria a breve termine, calati di 212 milioni (-0,44%) da 47,9 miliardi a 47,6 miliardi. In attivo di 1,09 miliardi (+4,54%), invece, il saldo dei crediti finanziari a medio e lungo termine passati da 24,1 miliardi a 25,2 miliardi.

Le azioni e le partecipazioni detenute nei portafogli delle imprese sono salite di 105,09 miliardi (+18,56%) da 566,2 miliardi a 671,3 miliardi, mentre le quote di fondi comuni sono cresciute di 2,1 miliardi (+14,76%) da 14,2 miliardi a 16,3 miliardi. Bilancio negativo per 3,5 miliardi (-20,63%) per le riserve assicurative, scese da 17,2 miliardi a 13,7 miliardi. Variazione positiva di 18,8 miliardi (+3,34%) per i crediti commerciali, saliti da 564,06 miliardi a 582,9 miliardi.
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