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Unimpresa, tra Iva e trappole fiscali mina da 60 miliardi

I calcoli del centro studi dell'associazione. Il vicepresidente Pucci: "Imprese spremute all'inverosimile".

Mercato e Lavoro
Il nuovo governo deve disinnescare una mina fiscale da oltre 60 miliardi di euro. Nei prossimi tre anni sono in arrivo 30 miliardi in più di tasse che corrispondono all’aggravio Iva che farà salire il balzello sui consumi fino al 25% nel 2019-2020. E altri 30 miliardi saranno prelevati dalle tasche dei contribuenti grazie a una lunga lista di misure contenute nell’ultima legge di bilancio.
Si tratta di ben trappole fiscali che faranno lievitare il gettito dello Stato: nella manovra approvata a fine 2017 sono contenute ben 27 voci, in qualche modo nascoste o comunque poco note, che portano complessivamente a far lievitare le entrate nelle casse dello Stato per complessivi 29,6 miliardi nel triennio 2018-2020.
In totale, dunque, i contribuenti italiani, imprese e famiglie, dovranno pagare all’erario 60 miliardi in più. E’ questo, secondo l’analisi del Centro studi di Unimpresa, il primo scoglio per la nuova maggioranza e per il primo esecutivo. “Cittadini e imprese, spremuti all’inverosimile, si preparano ad aprire il portafogli per sostenere i conti pubblici” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.
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