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Confcommercio: Pil in rallentamento a febbraio

Confcommercio: "Gennaio negativo per i consumi, calo maggiore per auto e moto (-4,6% rispetto al 2017), bene alberghi e ristorazione (+1,4%)".

Tecnologie
"La produzione industriale a dicembre ha registrato una variazione dell'1,6% su base mensile e un aumento del 3,9% su base annuale. Segnali negativi provengono dal mercato del lavoro, dove si è registrato a dicembre un calo degli occupati dello 0,3% (m/m). Il sentiment delle famiglie, delle imprese del commercio al dettaglio e delle imprese manifatturiere ha registrato a gennaio un calo, rispettivamente, dello 0,9% (m/m), del 3% (m/m) e dello 0,3% (m/m). Infine, permane una situazione di stabilità per il fatturato dei servizi che, nel terzo trimestre del 2017, ha registrato una variazione congiunturale nulla mentre i nuovi ordinativi industriali hanno registrato, a novembre, una crescita dello 0,3% (m/m).In linea con queste indicazioni, si prevede per febbraio 2018 una crescita del PIL mensile dello 0,1% (m/m) e una crescita tendenziale dell'1,3%, in rallentamento rispetto al mese di gennaio 2018". A dirlo in una nota è Confcommercio attraverso "Congiuntura Confcommercio", uno strumento di analisi che l'associazione mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo del PIL, della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo. 
"L'attenuarsi della fase di recupero dei livelli occupazionali, associata al permanere di un area molto ampia del disagio sociale, e un'evoluzione non lineare dei principali indicatori congiunturali continuano a determinare un comportamento molto prudente delle famiglie sul versante dei consumi. A gennaio 2018 l'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato un calo dello 0,1% rispetto a dicembre e dello 0,5% su base annua. In termini di media mobile a tre mesi si conferma la tendenza al rallentamento iniziata alla fine dell'estate" continua la nota.
"Nel confronto su base annua a gennaio l'ICC ha registrato una flessione dello 0,5%, amplificando la tendenza alla riduzione già emersa a dicembre (-0,1%). Il dato dell'ultimo mese è sintesi di un'evoluzione positiva della domanda relativa ai servizi (+1,4%) e di una flessione di analoga entità della spesa per i beni. Rispetto a gennaio del 2017 l'incremento più significativo ha riguardato la domanda per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+1,4%). Più contenuta è stata la crescita, su base annua, per i beni e i servizi ricreativi (+0,6%), per i beni e di servizi per le comunicazioni (+0,5) e per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,2%). In linea con quanto registrato nei mesi precedenti la riduzione più significativa ha interessato il segmento relativo ai beni e servizi per la mobilità (-4,6%). Tale andamento ha continuato a riflettere sia il rallentamento in atto sul versante della domanda di auto da parte dei privati, sia il permanere di una fase di debolezza dei consumi di carburanti. Più contenuta è risultata la riduzione per i beni e i servizi per la casa e per l'abbigliamento e le calzature (-0,7%) e per gli alimentari le bevande ed i tabacchi (-0,3%)" conclude Confcommercio.
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