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Misery index di Confcommercio: la disoccupazione estesa scende a 13,4% (-0,2)

A dicembre l'indice di disagio sociale scende a 18,1 (-0,3 su novembre). I prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto aumentano dell'1,5%.

Tecnologie
Il Misery index di Confcommercio (MIC) di dicembre si è attestato su un valore stimato di 18,1 punti, in calo di tre decimi di punto rispetto a novembre. L'andamento del MIC dell'ultimo mese è sintesi di un lieve calo dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto e della disoccupazione estesa.

Il dato di dicembre conferma la sostanziale tendenza alla stabilizzazione dell'indicatore, che sia nel terzo che nel quarto trimestre si è attestato su un valore di 18,3. Le difficoltà nel ridurre l'area del disagio sociale, legate alla presenza di livelli elevati di disoccupazione, anche in un anno di espansione dell'economia conferma la cautela nel valutare le prospettive per il 2018.
Negli ultimi mesi i principali indicatori congiunturali hanno, infatti, mostrato un'evoluzione non lineare, consolidando le attese di un raffreddamento della ripresa nei prossimi mesi, elemento che limiterebbe le possibilità di riportare l'area del disagio su valori più contenuti.

A dicembre il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 10,8%, valore lievemente inferiore rispetto a quanto registrato il mese precedente. Il dato riflette un peggioramento sul versante degli occupati, diminuiti di 66mila unità rispetto a novembre e aumentati di 173mila unità nei confronti dello stesso mese del 2016, ed un miglioramento dei disoccupati. Il numero di persone in cerca di lavoro è diminuito di 47mila unità su base mensile e di 273mila unità rispetto a dodici mesi prima.
A completare il quadro si sottolinea come la CIG continui a mostrare un andamento favorevole: a dicembre le ore autorizzate si sono ridotte del 47,5% su base annua (-39,4% nell'intero 2017). Questa dinamica ha comportato una riduzione sia in termini congiunturali, che tendenziali delle ore di CIG effettivamente utilizzate destagionalizzate e ricondotte a ULA.

Più articolata continua a risultare la situazione sul fronte degli scoraggiati per i quali si è rilevato un moderato aumento su base mensile e una riduzione nel confronto con dicembre 2016. Il combinarsi di queste dinamiche ha portato ad una diminuzione del tasso di disoccupazione esteso di due decimi di punto in termini congiunturali e oltre un punto percentuale nel confronto su base annua. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto sono aumentati dell'1,5% su base annua, in calo di due decimi di punto rispetto a quanto rilevato a novembre.
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