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Unimpresa, ricchezza famiglie sale a 4.300 miliardi (+4%)

Cresce la liquidità: salgono di 55 miliardi (+6%) a 883 miliardi i conti correnti e le riserve in contanti. Fuga dalle obbligazioni, in discesa di 56 miliardi a 327 miliardi (-14%).

Tecnologie
Più liquidita disponibile, in banca o sotto il materasso, e più investimenti a Piazza Affari, con un allontanamento dalle obbligazioni. Ecco la nuova mappa dei risparmi degli italiani: sale a quasi 4.300 miliardi di euro l’ammontare della ricchezza finanziaria delle famiglie nel 2017, in aumento di oltre 173 miliardi (+4%) rispetto ai 12 mesi precedenti. Gli asset mobiliari degli italiani sono saliti al ritmo di quasi 15 miliardi al mese.
In forte aumento i titoli azionari, vicini a quota 1.000 miliardi, cresciuti di 87 miliardi (+9%), e i fondi comuni, che hanno superato il muro dei 500 miliardi, grazie a una crescita di 42 miliardi (+9%). Su pure l’ammontare dei conti correnti e le riserve in contante, con il saldo complessivo cresciuto di quasi 56 miliardi (+6%) a 883 miliardi.
Si registra, invece, una fuga dalle obbligazioni, con il saldo crollato di 56 miliardi (-14%) a quota 327 miliardi. In lieve diminuzione, poi, i depositi, scesi di quasi 15 miliardi (-3%) a 456 miliardi.
Questi i dati principali della ricerca del Centro studi di Unimpresa “La ricchezza delle famiglie italiane negli ultimi 12 mesi”, secondo la quale le riserve assicurative sono salite di 55 miliardi (+5%) a quota 993 miliardi.
“Abbiamo una sola preoccupazione: con i conti dello Stato ancora poco al sicuro e il debito pubblico in crescita costante, prima o poi potrebbe essere presa in considerazione l’idea di una pericolosa tassa patrimoniale. I salvadanai delle famiglie sono sempre più pieni, perché si preferisce risparmiare e investire nella finanza: meglio accumulare che spendere sembra la regola d’oro seguita dagli italiani nell’ultimo periodo, un atteggiamento che contribuisce a fiaccare la ripresa. D’altra parte, gli ultimi anni sono stati complessi e si creano delle riserve per far fronte a emergenze o per pagare tasse a sorpresa” commenta la vicepresidente di Unimpresa, Maria Concetta Cammarata.
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