Sappiamo che sono tempi duri per i produttori di pc. Idc, per citare un analista, ha stimato un calo nelle vendite del primo trimestre 2013 del 13,9%. Eppure, non tutti stanno subendo la crisi allo stesso modo. Anzi, Lenovo va decisamente in controtendenza, stando ai risultati di bilancio appena resi noti. Nell’ultimo anno, è il solo costruttore ad aver registrato un aumento della quota di mercato, tanto da raggiungere il 15,5%, contro il 13,2 del primo trimestre 2012. Nello stesso periodo, Hp ha seguito un percorso inverso, disponendo oggi del 15,7% del mercato, contro il 17,7% di un anno fa. Si può desumere che Hp subisca in pieno la crisi del mercato e, rispetto al rivale orientale, non riesca a compensare con la crescita sui mercati emergenti. Nel complesso, Hp ha subito un calo del fatturato del 10% nell’utlimo trimestre, totalizzando un valore di 27,6 miliardi di dollari. Peggio è andata con gli utili, calati del 32% (1,1 miliardi di dollari). A titolo di consolazione non trascurabile, va notato che comunque i risultati sono migliori delle attese e, quindi, il titolo ha reagito bene all’annuncio. La priorità, al momento, appare la ristrutturazione delle attività che passa per una focalizzazione sui segmenti a maggior valore. L’azienda ha già previsto la soppressione di 29mila posti di lavoro entro la fine del 2014, prevedendo un risparmio di 3,5 miliardi di dollari all’anno. Nei comparti enterprise e stampanti, i margini restano buoni e compensano il leggero calo nelle vendite. Per contro, in un anno Lenovo ha quasi raddoppiato gli utili, arrivando a 127 milioni di dollari, superando largamente le attese (si prevedevano 108 milioni). Nello stesso periodo, le vendite sono salite del 4%, per un totale di 7,8 miliardi di dollari. Il vendor cinese non intende certo riposare sugli allori e sta spingendo ora soprattutto sul fronte della mobilità, dove si concentrano anche i migliori risultati di vendita a livello mondiale. La società detiene oggi il terzo posto mondiale di tutti i dispositivi connessi (smartphone, pc, tablet), con il 5,9%, dietro a Samsung e Apple. L’obiettivo è salire ancora.
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