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L'IT? Una funzione sempre più embedded nei CFO

Una recente ricerca Gartner rileva che il 39% delle organizzazioni IT risponde direttamente al Chief Financial Officer

Trasformazione Digitale
The good old times are over. I buoni vecchi tempi sono andati, finiti. Per chi? Per gli IT manager, per i Cio. Ne potrebbero arrivare di migliori, certo. Dipende “soltanto” se saranno in grado di comprendere cosa sta realmente succedendo e se sapranno muoversi opportunamente senza perdere posizione, acquisendo nuovo peso e prestigio all’interno delle organizzazioni.
Le nuove regole del gioco -  conseguenti l’affermazione di fenomeni quali cloud e big data, software as a service e analytics di nuova generazione – determinano processi decisionali di acquisto che solo in parte ricadono nelle competenze dell’IT aziendale. Gli investimenti tendono a essere prerogativa di chief financial officer e chief marketing officer, rendendo il ruolo dell’IT manager subordinato o, nella migliore delle ipotesi, esclusivamente operativo e attuativo.
Le esigenze d'impresa vengono espresse da linee of business che non includono il CIO. E oggi quelle stesse figure aziendali, una volta al margine delle funzioni IT, sono nella posizione di investire in servizi e soluzioni bypassando il fonte tecnologico interno. Una tendenza che si evidenzia con maggiore forza negli Stati Uniti, ma che progressivamente va estendendosi ad altri Paesi contestualmente all’affermarsi di nuovi modelli di sourcing.
A questo proposito è utile riflettere su alcuni dati che provengono da una recente ricerca Gartner, realizzata in collaborazione con la Financial Executives Ressearch Foundation (Ferf). Cosa emerge? Ebbene che ben 19 dei processi di business che i Chief Financial Officer ritengono debbano essere migliorati sono afferibili alla business inteligence, agli analytics e al performance management. Le top priority dei CFO corrispondono, quindi, all’area tecnologica che consente un monitoraggio real time delle attività e un miglioramento dei processi decisionali.
I risultati della ricerca – come affermato da Bill Sinnett, senior director presso Ferf – dimostrano che, in merito ad applicazioni di carattere tipicamente business, esiste una maggiore sensibilizzazione dei CFO rispetto ai CIO. “Se i Cio non riescono a trarne le dovute conseguenze – avverte Sinnett  esiste la possibilità che i CFO sponsorizzino queste iniziative senza nessun coordinamento con le organizzazioni IT. E’ chiaro – continua Sinnett – che la business intelligence sta diventando sempre meno una responsabilità dei CIO e sempre più una responsabilità dei CFO o di altre line of business, tipicamente il marketing”.
Per sintetizzare, l’influenza dei CFO sull’IT tende ad assumere nel tempo una maggiore rilevanza. Nella ricerca si rileva infatti che in una consistente percentuale delle imprese, il 39% per l’esattezza, le organizzazioni IT rispondono direttamente al CFO.
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