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Un'unica Hitachi per il social innovation business

Dario Pardi, vp Emea and president Hds Italy, spiega la strategia di Hitachi che vede nel Social Innovation Business un asset principale, in cui IT e Social si fondono per dar vita a nuovi modelli di business e di servizi. Intanto in Italia in Hds si respira aria di acquisizioni.

Tecnologie
 "Oggi è l'inizio di una nuova era per Hitachi, una realtà che sta diventando un'azienda unica a seguito di un processo iniziato circa 6 anni fa di fusione e integrazione delle differenti aziende da cui era composta  - circa 1.000 -, che guarda a una visione unificata a cui tendono tutti gli elementi costituenti, in cui Hitachi Data Systems (Hds) rappresenta l'azienda leader, elemento trainante nella nuova Hitachi".
Così Dario Pardi, vice president Emea and president Hds Italy, ha presentato l'evoluzione verso cui tenderà Hitachi nel prossimo futuro.
un-unica-hitachi-per-il-social-innovation-business-1.jpgUna Hitachi che, con una storia più che centenaria (ben 102 anni) oggi è una realtà di 122 miliardi di dollari di fatturato, 312 mila dipendenti, 5.6 miliardi di cash disponibili per investimenti (cifra che è diminuita in seguito al terremoto che ha investito il Giappone e che ha costretto l'azienda ha ricostruire le fabbriche), 5 miliardi di dollari in in Ricerca&Sviluppo (di cui il 40% in IT e Social).
Una società in cui il peso della parte internazionale tende a crescere sempre più rispetto a quello del mercato domestico giapponese.
Sono tre le direttrici principali su cui si focalizza oggi la società: Social Innovation Business; rafforzamento della struttura interna e crescita a livello globale.
Come detto, all'interno della compagine Hitachi, l'azienda Hitachi Data Systems che rappresenta la componente IT è un elemento fondamentale.
A livello mondiale poggia su uno staff di 5.700 persone (+21% vs 2010), presenti in 100 paesi.
Nell'esercizio 2011, chiuso lo scorso 31 marzo, Hds ha riportato un fatturato pari a 4,4 miliardi di dollari, in crescita del 15% a livello mondiale, del 19% in Europa e del 20% in Italia.
La componente Enterprise è cresciuta del 30% - contro un -10% riportato dal diretto concorrente Emc" ha sottolineato Pardi, - mentre è rimasta stabile la componente di modular market: "Solo perché i sistemi innovativi Hitachi Unified Storage sono stati presentati questo mese di aprile", ha ribadito il manager. Il business legato alla parte Nas (esclusa l'acquisizione di BlueArc) è cresciuto del 54% e ancora meglio ha fatto la parte HCP (Hitachi Content Platform), riportando un + 68.9%.
"Hds, che ne dicano i concorrenti, è il numero 1 nell'ambito della virtualizzazione dello storage per numero di installato e di petabyte gestiti", ci tiene a ricordare Pardi.
Secondo Pardi la forza di Hds risiede proprio nel fatto di appartenere a un mondo più ampio che è appunto quello di Hitachi. All'interno di Hitachi la sinergia è molto forte soprattutto in termini di R&D e le prospettive future a cui guarda sembrano essere molto interessanti per Hds.
A partire dalla strategia di Social Innovation Business, che prevede la fusione della parte IT (che oggi incide per il 17%) con quella Social Infrastracture (13%) al fine di creare nuovi modelli di business e servizi.
Nello specifico la strategia di Social Innovation Business prevede a una serie di iniziative che puntano ad allargare il raggio d'azione societario e a operare in un'ottica differente. E' il caso di modelli di smart cities (la società vanta già diverse best pratices: Malaga, Hawaii, New Mexico, Singapore,... ) così come nuove applicazioni tecnologiche che coinvolgono differenti segmenti verticali – telecom, energy, water, transport,....Tutte applicazioni che impattano e si riflettono anche nell'IT.
un-unica-hitachi-per-il-social-innovation-business-2.jpgNella visione integrata di Hds per il social innovation trovano spazio anche un tema caro all'azienda quale  il passaggio dalla virtualizzazione al cloud computing ma anche l'emergente trend del Big Data, che vede una forte accelerazione del business dal mondo di dati strutturati a quello di dati destrutturati.
In termini di cloud computing la società indirizza il tema su tre fronti: infrastructure, content e information sia come prodotti sia come servizi. Ed è proprio sul fronte servizi che l'attività di Hds si intensificata negli anni passando dal puro supporto al prodotto a uno spettro di servizi sempre più ampio – consulting, big data, converged solutions, cloud computing, file & content... L'idea societaria è di potenziare uteriormente questo aspetto grazie alla fusione e integrazione in Hds dell'azienda separata Hitachi Consulting.
Molto alta anche l'attenzione sul fronte del Big Data. Se è vero che l'aspetto principale di questo fenomeno è la gestione e la capacità di trasformare i dati in informazioni utili, allo stesso tempo questi dati devono anche essere immagazzinati in sistemi che garantiscono prestazioni e capacità di effetuare le analisi e le estrazioni. E il Big Data è strettamente legato anche al tema della mobility e ai dati presenti sui dispositivi mobili.
Da una survay condotta da Hitachi su aziende clienti e non è emerso che le aziende oggi sono soprattutto alle prese con il fenomeno della crescita esponenziale dei dati e con l'aumento della complessità dei sistemi che devono fare convivere dati strutturati e destrutturati. Se oggi, secondo studi Idc, i dati strutturati crescono del 33% anno su anno e quelli non strutturati del 59%, per il 2014 si calcola che circa l'80% dei dati saranno non strutturati e il restante 20% strutturati. In un quadro così delinato le opportunità di mercato per Hds non possono che aumentare. 

[tit:Italia: aria di acquisizioni]
Nel suo ruolo europeo Pardi, che nell'ultimo anno si è occupato molto della Germania, - paese in cui l'azienda è pronta a recepire il nuovo tipo di approccio che Hitachi vuole darsi con modelli organizzativi e di vendita differenti - all'interno della strategia più complessiva ha segnalato alla corporation che l'economia italiana in questi anni e fino al 2014 non è mai stata né sarà al di fuori delle prime dieci nazioni nel mondo. Tutto ciò ha convinto l'azienda a destinare all'Italia per il 2012 un investimento che si aggira nell'intorno del centinaio di milioni di Euro, con il quale la società effettuerà un'operazione di acquisizione, joint-venture/partnership entro l'esercizio 2012 (che finirà il prossimo 31 marzo, ndr): "E' un'operazione destinata a cambiare radicalmente il posizionamento e la visibilità di Hds in Italia e dovrebbe collocarsi nell'area dei servizi verso cui la società sta sempre più orientandosi", ha commentato Pardi.
Da parte sua la filiale italiana nell'esercizio 2011 ha riportato una crescita di fatturato sul 2010 pari al 20%: "Si tratta di un risultato straordinario, considerando il momento contingente che stiamo vivendo", ha detto Pardi. E anche nel primo trimestre 2012 la percentuale si dovrebbe attestare intorno al +18-19%. 

[tit:L'ecosistema dei partner e la strategicità del canale]
Prosegue ed evolve la relazione in essere tra Hds e i partner. "Con Microsoft abbiamo una partnership importante. Con loro lavoriamo molto in direzione cloud"; ma i fronti sono aperti anche verso comparti diversi al fine di trovere competenze nell'ambito dei servizi... per esempio Unisys porta ad Hds le competenze in ambito di fleet management.
E il modello del canale è nella filosofia di Hitachi e di conseguenza di Hds. Anche in quest'ambito la società sta portando avanti un processo di trasformazione, orientato a individuare i nuovi modelli del futuro.
In particolare, in Italia lo scorso anno Hds ha avviato una strategia di trasformazione del proprio modello di go-to-market oggi in fase evolutiva: "La territorialità e la vicinanza agli utenti sono fattori estremamente importanti", ha affermato Pardi. Oltre a partner che rivendono Hds così come altri brand l'idea societaria è quella di avere partner che assumono un forte commitment con Hdsnon devono vendere nulla della concorrenza, per intendersi – su cui l'azienda si impegna a investire molto: "Stiamo colloquiando con strutture interessate a questa nuova idea, terze parti  in mercati verticali specifici con spiccate capacità, spin off di comparti interessanti anche di Università. Alcuni partner potrebbero unire le forze e creare sinergie tra loro. Con una realtà abbiamo già concluso, con altre 2-3 stiamo lavorando". Probabilmente da fine giugno alcune persone di Hds confluiranno nella struttura del partner che ha scelto "solo" Hds, l'ex Allstorage oggi sul mercato con un nuovo nome.
Prosegue inoltre l'attività degli agenti, figure che si interpongono tra Hds e l'utente finale, una sorta di  "one single man" – giovani intraprendenti e persone più skillate orientate alla commercializzazione - che battono il territorio senza sovvrapporsi ai partner di canale, a cui la società chiede l'esclusiva in ambito storage.
Attualmente la società conta circa 15 partner di canale e altrettanti agenti.
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