Nel 2011 lo storage ha rappresentato il motore di crescita dell'operatore, che nel 2012 spinge sul nuovo approccio da system integrator infrastrutturale, consapevole delle proprie capacità di disegno e realizzazione di progetti, anche complessi. E festeggia i 25 anni con un nuovo logo.
Oggi
Mauden si pone nel panorama della system integration in modo più deciso e strutturato rispetto al passato: ha una dimensione importante, una capacità di offerta aumentata così come una maggiore presenza sul territorio.
Solo un paio di anni fa
il system integrator specializzato in ambito infrastrutturale con una relazione consolidata con Ibm (di cui è il Business Partner numero 1 nello storage), era una realtà di 30 persone con un fatturato nell'intorno dei 30 milioni di euro.
Oggi si presenta al mercato con un'organizzazione di circa 100 persone e un fatturato 2012 (l'anno fiscale termina a fine aprile)
che dovrebbe aggirarsi tra i 45 e i 50 milioni di euro,
in crescita del 50%, grazie soprattutto al forte contributo portato dalla componente storage. Un traguardo importante quello dei 50 milioni di euro che arriva nell'anno in cui celebra il suo
25esimo compleanno – il nuovo logo lo rimarca - a conferma della bontà e della validità della strategia portata avanti negli anni dal management aziendale.

Mauden infatti ha saputo interpretare i cambiamenti del mercato, adeguandosi ad essi e interpretandoli al meglio. Ultima trasformazione importante in ordine temporale quella che l'ha vista
estendere le proprie conoscenze e competenze all'ambito dei servizi e del software con l'acquisizione di Dpcs (Data Processing Consulting Services), un partner di lunga data specializzato nella fornitura di servizi e software (automazione e gestione dei sistemi) in ambienti IT enterprise al fine di continuare a crescere e rimanere competitivi sul mercato.

Il percorso di avvicinamento tra le due società è avvenuto in più fasi.
Nel settembre 2010, Mauden è entrata nel capitale di Dpcs al 20% per poi arrivare alla completa acquisizione e fusione a fine 2011, in anticipo sui tempi previsti di chiusura dell'operazione. "
Oggi le due strutture operano come un'unica macchina costituita da uno staff di circa 100 persone che, proprio perché più articolata, ha richiesto la creazione di strutture organizzative diverse dal passato", ha spiegato
Giuseppe Belardinelli, direttore marketing, organizzazione e comunicazione.Roberta Viglione guida la nuova Mauden nel ruolo di Presidente e Amministratore Delegato. Ad essa riportano le seguenti persone a capo di differenti divisioni:
Giuseppe Belardinelli, Direzione Marketing, Organizzazione e Comunicazione;
Cesare D'Angelo a capo della
Direzione Prodotti e Operation;
Direzione Amministrativa (a breve verrà comunicato il nome del responsabile);
Giuseppe Bassani responsabile della
Direzione Servizi, alla quale riportano le strutture di pre e post vendita di Mauden, forti di circa 20 specialisti, e le attività di presidio operativo, assicurate dagli oltre 50 tecnici di Dpcs, che mantiene una ragione sociale distinta unicamente per quest'ultima attività.
Mauro Pirovano guida la Business Unit Software e Soluzioni che, vista la sua natura di vendita, fa parte della
Direzione Commerciale guidata da
Giovanni Schisano.
Quattro aree di riferimentoCosì strutturata Mauden punta a muoversi sul mercato operando in
quattro ambiti principali: lo storage - "E' il nostro
principale ambito di interesse e di risultati che si arricchisce di capacità di servizio", sottolinea Bellardinelli;
l'area mainframe, con una maggiore focalizzazione sull'aspetto dei servizi;
il software –". E' questa una componente che deve diventare una reale fonte di business. L'idea societaria è quella di declinarlo lungo
due direzioni principali: software legato allo storage (in termini di monitoraggio, automazione,...) e di
information management (soprattutto su piattaforme Ibm e Oracle) per rispondere al trend in atto dei B
ig Data; c
onsolidamento e virtualizzazione in ambito Intel, tematiche che si stanno sviluppando in
ottica di cloud computing. Il
cloud computing è un'area da tempo all'attenzione del system integrator, che oggi ha deciso di
declinarlo nella sua forma di cloud privato. "Mauden vuole diventare a tutti gli effetti un operatore nazionale con una forte specializzazione in quest'ambito.
Vogliamo aiutare i nostri clienti a sviluppare le proprie infrastrutture di private cloud, non ci interessa essere operatori cloud. Per questo ci stiamo impegnando sul fronte delle certificazioni: abbiamo ottenuto quella di Cisco Ucs e siamo in procinto di prendere la Cloud Builder Speciality di Ibm", spiega Bellardinelli.
L'anno dello storageCome visto
il 2011 è stato un anno di svolta per Mauden. "Per Mauden è stato un anno di
crescita clamorosa dello storage, il migliore di sempre:
ha venduto più di 5 peta byte di di storage. Tutto ciò a contribuito a portare
il volume di affari a crescere fino a cira 45-50 milioni di euro, un +50% sull'anno fiscale precedente, con ancora scorporati i numeri di Dpcs – circa 4-5 milioni di euro che, una volta conteggiati faranno attestare Mauden su dimensioni di 50 milioni di euro", afferma Bellardinelli.
Come più volte detto la componente
storage l'ha fatta da padrona incidendo sul risultato per il 67%, seguita da
server 11%, servizi 10% e manutenzione 8%. Il settore merceologico di rifermento rimane
il finance (65%), ma si espandono
Pubblica Amministrazione Centrale (35%),
Pmi e Utility (15%) e si fa notare anche l'emergente area del gaming.
E tra i nuovi clienti portati a bordo Mauden cita
Banca d'Italia, UniCredit (in modo più sostanzioso con lo storage), ma anche
Sorgenia, Setefi, Jackpot, Adria Gaming, Grruppo Mauri, Riso Gallo.
Rimane a doppio filo il rapporto con Ibm, senza togliere spazio ad altri vendor quali Hp, Cisco, Oracle, Hds e altri nomi noti.
Gli
obiettivi che si è data Mauden per il 2012 non fanno che rafforzare il ruolo di
system integrator infrastrutturale che la società intende giocare sul mercato:
crescita di quote di mercato nel settore core dello storage,
sviluppo delle componenti software e servizi e sviluppo di aree innovative, quali cloud computing e storage in ottica di Big Data.
"Oggi rispetto al passato abbiamo
una consapevolezza maggiore del nostro ruolo, siamo riconosciuti come
veri system integrator e non solo come business partner di... Il nostro approccio verso servizi e soluzioni ci consente di
condurre progetti di valore che richiedono tempi e competenze. I progetti di virtualizzazione e consolidamento realizzati nel corso del 2011 testimoniano l'utilità del nostro lavoro presso i clienti. E molti cantieri sono ancora aperti", chiosa
Giovanni Schisano, direttore commerciale.[tit:Ibm-Muden: un rapporto win-win]
I partner rivestono un ruolo importante in casa Ibm per la crescita dello storage. "Sono oltre 500 i Business Partner coinvolti sul business storage di Ibm.
I primi 10 hanno contribuito per il 60% del risultato e Mauden è il primo BP in quest'area", afferma
Giovanni Calvio, Manager of Storage Platform di Ibm Italia.
E continua: "La sfida principale nelle infrastrutture IT è quella di avere sistemi sempre più efficienti capaci di tenere il passo dell'esplosione del volume di dati che sono sempre più destrutturati, avendo però a disposizione budget che non possono crescere allo stesso ritmo."
Per rispondere a questa sfida Ibm mette in campo
sistemi storage per gestire i Big Data, sistemi disegnati per i dati, ottimizzati per i carichi di lavoro, gestiti come cloud. "Sono sistemi con una roadmap fino al 2015, elemento che dà un vantaggio competitivo ai nostri partner, garantendo gli investimenti nel futuro".
Per i partner focalizzati sul business storage
Ibm ha in pogramma di lanciare attività ancora più personalizzate di formazione e marketing.
In particolare con Mauden, con cui il vendor ha instaurato una relazione 'win-win', il programma del vendor prevede un
ulteriore sviluppo della collaborazione commerciale, piani condivisi sui clienti finalizzati alla crescita della base installata e all'attacco della concorrenza, attività di marketing e comunicazione congiunte rivolte ai clienti, incentivazioni specifiche su soluzioni storage strategiche, supporto allo sviluppo di competenze nelle aree innovative, study tour a Tucson o nei competence center Ibm col cliente.