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Extreme Networks, tre direttrici tecnologiche per guidare il futuro

Data center, bakchauling delle reti e mobilità: i tre macro-trend su cui la società ha investito con una serie di nuove tecnologie per poter giocare un ruolo di primo piano nel panorama del networking. Roberto Pozzi, Regional Director Southern Europe, racconta la nuova strategia.

Tecnologie
Non è un cambio di pelle quello effettuato negli ultimi periodi da Extreme Networks, in quanto il punto di partenza rimane legato alle tecnologie con cui la società si è affermata nel mercato del networking, ma sicuramente si può parlare di una revisione e messa a punto della strategia per far fronte alle emergenti tendenze di mercato.
extreme-networks-tre-direttrici-tecnologiche-per-g-2.jpg"Un riposizionamento societario che si snoda su tre direttrici principali: backhauling delle reti, data center/cloud computing e mobilità", racconta Roberto Pozzi, Regional Director Southern Europe, in un recente incontro. E ognuna delle tre direttrici porta con sé una serie di nuovi prodotti e tecologie.
Andiamo con ordine. Di fronte alla crescente affermazione del mobile in termini di utenti, dispositivi e supporti multimediali, gli operatori mobili sono nella condizione di dover incrementare gli investimenti nella prossima generazione di reti di backhauling mobile in grado di garantire scalabilità, bassa latenza, convenienza economica e semplicità operativa. Nell'aderire a questa tendenza Extreme Networks ha sviluppato una nuova famiglia di router per il backhauling mobile grazie alla quale gli operatori mobili potranno eseguire un passaggio trasparente delle loro celle alla tecnologia 4G preservando al contempo gli investimenti compiuti nelle tecnologie 2G/3G.
"La nuova offerta E4G si caratterizza per semplicità e scalabilità per una nuova generazione di reti basate su pacchetto IP/Ethernet in grado di trasmettere traffico dati, voce e video al miliardo di utenti di banda larga attesi entro la fine del 2011" sostiene Pozzi. E prosegue: "E' questa un'area in forte crescita e noi contiamo di portare la nuova offerta – verosimilmente disponibile entro fine anno – agli operatori grazie al supporto di system integrator. Motorola, Ericsson, Nokia Siemens, sono alcuni dei partner su cui stiamo puntando per proporre queste soluzioni".
La seconda direttrice è quella che si colloca sotto il cappello 'Data center e Cloud Computing'. Anche il paradigma del cloud computing si sta affermando e diffondendo e le applicazioni assumono sempre più caratteristiche di dinamicità e mobilità, determinando necessariamente una maggiore richiesta di performance e controllo della rete". "La risposta innovativa di Extreme Networks a  questo scenario in trasformazione si chiama Extreme Networks Open Fabric, concepita per rendere ottimale la virtualizzazione e ottenere una superiore connettività per rack server con una transizione server trasparente dal Gigabit ai 10 Gigabit. Si tratta di un portafoglio di switch data center cloud-scale che consentono di sviluppare reti virtualizzate, mobili ed efficienti" descrive Pozzi. Open Fabric si basa sul sistema operativo ExtremeXOS ed enfatizza elementi come lo switching wire-speed delle Virtual Machine, le funzioni di intelligence per automatizzare la mobilità delle VM attraverso XNV, la connettività server ad alta densità da 10Gbs non-blocking basata su standard, e l'interconnessione ad alta densità del fabric a 40Gbs non-blocking con forwarding multi-path, progettata per evolvere a 100GbE. All'interno dell'offerta si distingue lo chassis modulare BlackDiamond X8, con una capacità di 20 Terabit con un massimo di 768 porte non-blocking da 10GbE o di 192 porte non-blocking da 40GbE in 1/3 di rack o 14,5 RU, progettato per evolvere a 100GbE.
Terza direttrice quella della mobilità. "Oggi è il momento di ridefinire il concetto di mobility che non si limita più solo alla portabilità dei dispositivi collegati a una rete wireless ma significa  che la rete deve essere in grado di orchestrare al meglio gli spostamenti di persone, sistemi e contenuti ad essa connessi, introducendo intelligenza all'interno di eventi, policy e processi di business. Deve essere visto in un'accezione più ampia che vede gli  utenti delle tecnologie sempre più itineranti, in movimento con i nuovi dispositivi mobili" spiega Pozzi. Ed è in questo ambito che Extreme Networks vuole offrire una soluzione che permette al gestore della rete di poter controllare e gestire l'utente mobile come se fosse a casa o in azienda. Un'operazione che a parole può apparire relativamente semplice, che,  in concreto, non lo è affatto. "Per rendere possibile il tutto Extreme Networks ha ideato una funzionalità, definita ID Management, che permette al gestore della rete di vedere e gestire  il client come se fosse in locale, con una notevole semplicità d'uso. La concorrenza offre questa funzionalità appoggiandosi al protocollo standard Ieee 8021x mentre Extreme Networks ha creato e sviluppato questa funzionalità che permette di semplificare di molto l'accesso dell'utente. Non è necessario installare nulla sul proprio dispositivo Pc, a differrenza di ciò che richiede il protoccolo 8021x e inoltre, offre gli stessi livelli di sicurezza e gestione della rete come se l'utente fosse collegato direttamente. E questo è una caratteristica esclusiva, che ci differenzia rispetto ai competitor".
Extreme Networks ha quindi rivisto la propria visione sulla rete aziendale. La rete deve convergere verso un'unica piattaforma capace di semplificare l'esperienza degli utenti, automatizzare le mansioni IT e favorire l''estensione e la diversificazione dei servizi.  "La  nuova visione per il mondo mobile prevede il passaggio delle aziende da più infrastrutture di rete verso un ambiente fluido, dal perimetro convergente fino al data center e al cloud, per abbracciare un futuro all'insegna della mobilità" enfatizza Pozzi.
Tre specifici segmenti di mercato in cui puntare alla leadership, ponendosi come il precursore del mercato.  Ma i clienti verso quale direzione tracciata da Extreme Networks stanno orientandosi con maggiore interesse?
"Le maggiori richieste sono relative al data center/cloud computing. La situazione economica attuale non sta favorendo grossi investimenti, però le necessità di questo tipo sono reali, soprattutto in termini di data center. Il cloud computing è invece un fenomeno relativamente nuovo, che, come tale non è ancora nella fase di utilizzo diffuso. La facilità d'uso e il risparmio economico di questo paradigma sono però notevoli. La direzione è tracciata; occcorre  passare dalle idee ai fatti, dai concetti alle implementazioni. E' solo una questione di tempo. E' importante però arrivare preparati per essere pronti quando la domanda sarà forte" sostiene Pozzi. 
Quali gli elementi distintivi della proposizione Extreme Networks rispetto agli altri vendor di networking?
"Sicuramente il concetto di 'apertura'. Gli utenti non vogliono essere vincolati a un unico vendor alla Cisco o Juniper. Extreme Networks da sempre si distingue per essere un vendor ‘open' che propone  networking/switching aperto e collabora con altri vendor con offerte che si fregiano del bollino  open" afferma Pozzi. E continua: "Tra i plus aziendali rientrano anche la semplificazione della rete attraverso lo switching di rete intelligenti e il fatto avere un'offerta best of breed che contempla tutto ciò che gravita intorno al networking".
Come racconta il manager la revisione della strategia, che ha richiesto ingenti investimenti sul lato dell'offerta, non ha previsto una rivistazione del modello di go-to-market. "Nessun grande cambiamento in questo senso. Da sempre diamo una notevole importanza ai partner, sono il nostro braccio armato sul mercato e continueranno ad esserlo. Anzi, il riposizionamento societario li vedrà  ancora più coinvolti. Visti i tre nuovi segmenti target, stiamo cercando partner che abbiamo una profonda e dettagliata conoscenza in particolare nell'ambito data center  e cloud computing. Ma il reclutamento riguarda anche partner per l'area backhauling". 
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