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Ibm, cloud computing fa rima con business

Gianfranco Previtera: "Per Ibm la valenza business del nuovo paradigma prevale su quella tecnologica e si esprime attraverso l'automazione dei processi e dei servizi e soprattutto nella loro integrazione". La strategia della società, alla luce dei più recenti annunci.

Tecnologie
Occorre reinventare il business attraverso la trasformazione dell'IT. Una sfida che le aziende possono vincere ricorrendo al nuovo modello del Cloud Computing; parola di Ibm. Nella fattispecie di Gianfranco Previtera, Vice President Initiatives, che, alla luce di una serie di nuovi annunci societari che si collocano appunto sotto il cappello del Cloud Computing, ha ribadito la vision e la strategia aziendale sul tema.
E' un cloud computing che risponde a requisiti di disponibilità e prestazioni in linea con i carichi di lavoro, diversi livelli di sicurezza e protezione, possibilità di scelta fra ambienti self service e fully managed, modalità di pagamanto e fatturazione flessibili.
ibm-cloud-computing-fa-rima-con-business-1.jpgCosì come concepito da Ibm, il Cloud Computing va a privilegiare l'aspetto business - volto a migliorare i processi aziendali - più che quello tecnologico - orientato all'ottimizzazione dell'IT:  "Pensare al Cloud Computing come pura tecnologia è riduttivo – afferma Privitera. Occorre riconoscerne il valore business che si esprime attraverso la possibilità di migliorare i processi aziendali, la flessibilità insita nel modello, la possibilità di fare integrazione e le nuove opportunità che favorisce in tempi molto rapidi." È un modello che abilita l'efficacia dei risultati a livello business attraverso l'uso di servizi infrastruttuali e di applicativi condivisi, ed esprime il suo valore attraverso l'efficienza economica e la flessibilità nell'esecuzione dei processi di business. E prosegue: "Oggi il Cloud Computing è ancora molto legato alla virtualizzazione e alla standardizzazione. Il modello diventa innovativo se utilizzato per automatizzare i processi tecnologici e soprattutto per integrare i processi aziendali e i servizi all'interno di qualsiasi altra piattaforma che la comunità cloud offre sul mercato".
E' un mercato quello del cloud computing che fa gola a molti, destinato a superare di cinque volte la crescita dell'IT tradizionale. In quest'area, nello specifico, Ibm conta di raggiungere nel 2015 un fatturato mondiale pari a 7 miliardi di dollari.
E da tempo la società  si sente pronta a giocare la partita. "Ha introdotto il concetto di virtualizzazione negli Anni '60 con il Sistema 370. E' con la piattaforma WebSphere che si è affacciata alla standardizzazione – "un grande passo verso la possibilità di fare parlare sistemi con linguaggi diversi" – mentre l'integrazione cloud – dati di ambienti cloud privati che si integrano con dati di cloud pubblici – deriva da alcune offerte interne ma soprattutto dalla recente acquisizione di Cast Iron".
La posizione Ibm sulla standardizzazione è molto chiara: "Standardizzare non vuol dire banalizzare l'IT, utilizzando una sola tecnologia; significa lavorare su interfacce e sui livelli di servizio e utilizzare la migliore tecnologia per il tipo workload di cui si ha necessità. E ancora... "fare colloquiare le applicazioni lavorando sul system management, quindi sui livelli di servizio"...Secondo Ibm, infatti: "Il maggior valore della standardizzazione risiede nei servizi e sulla loro gestione, non tanto sull'infrastruttura".
La società si propone di affrontare il tema Cloud Computing in modo integrato su tutte le linee di business, siano esse hardware, software e servizi, declinandolo secondo tre modelli di delivery, cloud pubblico, privato e ibrido, secondo le seguenti combinazioni: Business Process as a Service, Infrastructure as a Service e Platform as a Service.
Nel corso degli anni ingenti investimenti e numerose acquisizioni hanno consentito a Ibm di allargare il proprio campo di gioco in questo mercato: oggi è in grado di aiutare i clienti a disegnare, erogare e 'consumare' cloud secondo i tre modelli.
"Il Business Process as a Service ha un grandissimo potenziale di crescita, commenta Marco Bonfanti, Director Industry Solutions Software Ibm Italia, e dà la possibilità di definire nuovi modelli di business. Alcune tra le recenti applicazioni proposte da Ibm traguardano scenari, quali: Smarter Commerce; Social Business, Business Analytics & Optimization e Smarter Cities.
In concreto, Ibm copre in maniera puntale e integrato le diverse sfide del cloud computing, tra cui: la capacità di fare provisioning e deprovisioning in modo automatico; la capacità di costruire, distribuire e gestire macchine virtuali; ottimizzare la gestione dei carichi operativi; concepire la sicurezza come parte integrante dell''architettura; avere la capacità di governare le infrastrutture tecnologiche...con un insieme di software e soluzioni che si sono via via arricchiti nel tempo.
ibm-cloud-computing-fa-rima-con-business-2.jpgA tutto ciò abbina una capacità di erogare servizi a supporto dei modelli cloud che poggia su un'esperienza più che ventennale. "Di fronte a un fenomeno nuovo come è il Cloud Computing diventa fondamentale decidere su quale modello orientarsi: i modelli di gestione e fornitura del Cloud, infatti,  sono molteplici, sostiene Daniele Berardi, Vice President Global Technology Seervices. Con la propria capacità consulenziale Ibm affianca il cliente nel viaggio verso il  cloud. E' il partner ideale in grado di sviluppare soluzioni cloud, erogarle e gestirle attraverso data center proprietari dislocati nel mondo tra cui spiccano a livello italiano il Tivoli Lab a Roma e il centro di Eccellenza di Cagliari"...."Il compito della struttura dei servizi è quello di schermare la complessità del Cloud Computing, rendendo fruibile agli utenti soluzioni applicative e infrastrutturali in tempi brevi".

[tit: Il ruolo strategico dei servizi]
E proprio il portafoglio di servizi si è evoluto di recente con una serie di nuovi annunci che si collocano sotto il cappello di  Ibm Smart Cloud. E' questa una piattaforma cloud di classe enterprise oggi disponibile in due opzioni (Enterprise ed Enterprise +), che sottende un modello di Cloud più performante e sicuro.  Basato sulla piattaforma esistente di cloud pubblico di Ibm, Smart Business Cloud è in grado di gestire anche cloud aziendali privati. Offre un livello di scelta di funzionalità con vantaggi economici, associando ai risparmi nei costi e alla scalabilità, tipici di un ambiente cloud pubblico o condiviso, la flessibilità di integrare le applicazioni esistenti e i servizi di gestione e supporto di un ambiente privato. "E' una piattaforma che dà riposte puntuali alla richiesta di poter customizzare la piattaforma, avere livelli di servizio definiti - questa non è una promessa è un commitment per Ibm, enfatizza Berardi - e policy di sicurezza".
La tipologia di servizi offerti è variegata: collaborazione, business analytics, Erp/Scm/Crm, proceessi di industria, procurement, server, networking, storage, provisioning dinamico virtualizzato condiviso, tool di sviluppo e di runtime, database, middleware.... E comprende un ampio spettro di servizi gestiti sicuri, per eseguire carichi di lavoro eterogenei, attraverso modelli di delivery sia pubblici che privati. Consente un'ampia scelta alle imprese, con la possibilità di gestire end-to-end il delivery  dei servizi, dal server, al sistema operativo, fino  al livello applicativo e di processo.
Se la versione Enterprise (già disponibile) per sviluppi di cloud più semplici permette alle aziende di espandere gli investimenti interni per lo sviluppo e test, con un'accelerazione delle attività di sviluppo delle applicazioni da giorni a minuti, grazie all'automazione e al provisioning rapido (Ibm parla di una riduzione dei costi di oltre il 30% rispetto agli ambienti applicativi tradizional)i, la versione Enterprise +  (disponibile a partire dal terzo trimestre anche per ambiente Sap) si adatta a modelli di Cloud più complessi e fornisce una serie di servizi ‘multi-tenant' per gestire server virtuali, storage, rete e i componenti dell'infrastruttura di sicurezza, inclusi i servizi gestiti.        
"In Italia c'è molta attenzione al tema del Cloud Computing. E' un'area che crescerà sulla base di progetti legati al business. E' forte il connubbio tar Cloud e Business Analytics. E'  un percorso inevitabile. I Cio delle aziende devono essere illuminati, innovativi, non limitarsi al ruolo del capocentro. E diventa fondamentale fare capire alle aziende che efficientare l'IT non significa cambiare il parco macchine PC, ma disegnare un'IT molto orientata al business" - conclude Privitera.
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