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Brocade, il tassello del Ethernet Fabric nella strategia Brocade One

Nel 2011 la società vuole spingere la tecnologia Ethernet Fabric, che supera i vincoli esistenti della gestione delle reti attuali a più livelli e arriva a un livello di rete ‘flat' gestibile in maniera più efficiente, semplice e scalabile. Il tutto per favorire il passaggio al cloud computing.

Tecnologie
Il 2010 è stato un anno di svolta per Brocade, assorbita ormai l'acquisizione di Foundry Networks, la società ha lanciato la strategia Brocade One, abilitante il mondo cloud computing, che sta prendendo forma in una serie di nuovi prodotti per realizzare una architettura che unifica il networking. Una visione volta a ridurre la complessità della virtualizzazione delle applicazioni, mediante l'eliminazione dei livelli di rete e la semplificazione della gestione dell'infrasbrocade-il-tassello-del-fabric-ethernet-nella-stra-1.jpgtruttura.
Tra questi prodotti  rientra la tecnologia Vcs (Virtual Cluster Switching), definita dalla società la prima vera Ethernet Fabric, che consente di "fare connettività nel data center", cambiando il modo in cui il data center viene connesso. I primi tasselli della strategia sono stati posti nel 2010 e altri sono attesi per la metà e la fine del 2011.
Paolo Lossaregional Manager Brocade Italia, incontrato di recente, commenta così la situazione attuale della società:"Nel 2010 sono state gettate le basi di Brocade One; il 2011 si annuncia come un anno in cui la strategia inizierà a declinarsi in modo concreto. In termini numerici Brocade ha alzato la  propria "guideline" e sta crescendo al netto, senza considerare l'acquisizione di Foundry Networks. Nel corso del 2011 continuerà a operare su business principali quali le Storage Area Network e il Fiber Channel e punterà al potenziamento commerciale della tecnologia Fabric Ethernet."
La filiale italiana si sta attrezzando per affrontare al meglio le sfide datasi per l'esercizio in corso. Oggi poggia su una struttura che conta circa 30 persone, in cui sono state potenziate le figure di vendita sia a Milano che Roma. Il rafforzamento della strategia di canale avviato lo scorso anno prosegue con l'obiettivo di aumentare il numero dei reseller dagli attuali 15 a circa 25 entro la fine dell'anno
In questa direzione Brocade punta a  fare evolvere il livello di partnership dei reseller già a portafoglio, attraverso percorsi di specializzazione (l'ultima di quelle introdotte, Virtualized Fabric Partner Specialization e della nuova certificazione Brocade Certified Ethernet Fabric Engineer - riguarda proprie le competenze in ambito Fabric Ethernet) e a individuare nuove tipologie di partner con il duplice obiettivo di migliorare gli skill tecnici e la capacità di fornire servizi dei partner congiuntamente alla capacità di aumentare e migliorare i volumi e la copertura territoriale. Glia ttuali partner di Brocade sono sempre più competenti; una sorta di  ‘consulenti' a supporto delle esigenze e delle richieste del mercato, valutati sulla parte qualitativa della relazione in merito a ciò che è la formazione, al tipo di capacità di implementare soluzioni legate allo sviluppo di temi quali la convergenza, la virtualizzazione e il cloud computing.
"L''intento di Brocade è quello di creare un ecosistema idoneo per proporre sempre più soluzioni - dichiara Lossa. Oggi i partner che vendono storage sono poco riconosciuti in ambito Ip così come quelli che operano nell'area del networking Ip non sono noti in ambito storage; lo sforzo da compiere è quello di favorire la creazione di un ecosistema in grado di fare azioni di cross-selling, cercando di essere promotori nel proporre soluzioni, in cui si combinano server, storage e networking Ip in un'unica soluzione. Una struttura capace di abilitare la tecnologia Brocade con un valore superiore."
E veniamo appunto alla tecnologia. Brocade ritiene che l'evoluzione delle infrastrutture IT condurrà a una situazione in cui prevarrà un utilizzo di servizi on demand virtualizzati, resi possibili dal cloud. Ed è in questo contesto che la società pensa di poter esprimersi al meglio, con una visione del networking end to end, che vede convergere due mondi fino ad oggi separati: l'area San (storage area network di derivazione Brocade) basata su Fiber Channel e quella IP su protocollo Ethernet, di derivazione Foundry Networks (società acquisita da Brocade). Una visione che promette di portare gli stessi livelli di affidabilità, performance, sicurezza su tutta la catena infrastrutturale del networking, garantendo tutti i livelli di servizio del data center fisico nel virtuale e nel cloud computing.
E tocca a Angelo Pilloni, System Engineer di Brocade Italia, introdurre il concetto di  Ethernet Fabric: "Si tratta della nuova architettura convergente per i data center virtualizzati, in cui le reti sono pensate e costruite nell'ottica di migliorare le prestazioni verso il paradigma del cloud computing". Le infrastrutture di reti odierne infatti mostrano dei limiti; sono realizzate a più livelli, presentanto grossi limiti strutturali (in termini di capacità di espansione)  e sono complesse (soprattutto in termini di gestione).
Per risolvere questi vincoli Brocade ha sviluppato il concetto di Ethernet Fabric, un'archiettettura piatta di switching, senza livelli gerarchici, con possibilità di gestire in maniera più rapida l'infrastruttura e la possibilità di espandersi in modo più semplice, introducendo nuove tecnologie attraverso un approccio graduale. 
"Oggi non esiste più il concetto di client/server, si è tutti utilizzatori e fruitori di servizi. Si assiste a una diffusione sempre maggiore di informazioni e applicazioni che transitano sulla rete e queste possono risiedere ovunque. Il data center non è più l'unico punto che garantisce velocità, alta affidabilità, resilienza; sono aspetti condivisi da qualsiasi punto di accesso. Emerge quindi un nuovo modo di concepire la rete come infrastruttura con caratteristiche e prestazioni paragonabili a quelle del data center" sottolinea Pilloni. 
Nel nuovo disegno tracciato da Brocade la rete deve rispondere ad alcuni principali requisiti: semplicità di gestione; protezione dell'investimento attraverso l'adozione di un approccio graduale alle evoluzioni tecnologiche; funzionamento non stop – garantendo alta affidabilità e resilienza; e, dal punto di vista applicativo, ottimizzazione non solo del dato ma anche delle applicazioni.
A novembre 2010 Brocade ha lanciato la tecnologia switching Vdx (su cui c'è un forte commitement nel chiudere ordini entro l'anno), il primo di una serie di prodotti che andrano nel tempo a comporre il puzzle Brocade One. Si tratta di gamma di switch per data center che includono una serie di funzionalità che rientrano nella tecnologia core Virtual Cluster Swithing (Vcs),che sfruttando le conosocenze pregresse della società, si propone di portare nel mondo Ethernet le stesse caratteristiche del Fiber Channel, al fine di avere una rete già pronta non solo per il traffico dati ma anche per il traffico Fiber Channel over Ethernet in maniera nativa.
"Vcs è oggi reale e concreto e dà la possibilità di creare Ethernet fabric. E Brocade è pronta a portarlo sul mercato", conclude Lossa.
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