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Novell, nel data center liquido i carichi applicativi diventano dinamici

A un anno dal lancio della propria strategia orientata al cloud, la società dà sostanza a questa vision con la presentazione dei primi prodotti. Cloud Manager si pone come soluzione per una gestione unificata di cloud private e pubbliche. Ne parla Andrea Rossi, alla guida della filiale italiana.

Tecnologie
Un anno fa Novell lanciava la strategia Information Workload Management (un mercato che Idc stima di un valore di oltre 4,2 miliardi di dollari)  per consentire ai dipartimenti IT di gestire e ottimizzare le risorse di computing in modo sicuro, policy driven, in ambiti fisici, virtuali e cloud, allo scopo di fornire servizi di business ai clienti finali.
Oggi iniziano ad arrivare le prime soluzioni di questa strategia, che confluiscono nell'offerta WorkloadIQ.
Come dice Andrea Rossi, Country Manager di Novell Italia: "Il mercato infrastrutturale sta cambiando profondamente. Qualche anno fa si è affermato il fenomeno della virtualizzazione dei server al fine di creare efficienza sulle macchine fisiche. Oggi il numero di macchine fisiche sta diminunendo a favore di quelle virtualizzate, ma i carichi applicativi sono ancora troppo statici. Lo scenario che delinea Gartner da qui al 2016 disegna un data center liquido, in cui le risorse si muovono e allocano i carichi in modo dinamico su infrastrutture interne (private cloud) o esterne (pubblic cloud). Diventa quindi fondamentale fornire servizi che si muovono all'interno di queste infrastrutture liquide, favorendo il passaggio dal fisico al virtuale per arrivare al cloud computing".
novell-nel-data-center-liquido-i-carichi-applicati-1.jpgL'idea di Novell è quella di sviluppare servizi che consentano di muovere i carichi applicativi in contesti dinamici, indipendentemente dall'ambiente in cui si trovano, sia esso fisico o virtuale.
 "La promessa fatta da Novell, sottolinea Rossi, è di realizzare tecnologie in grado di far muovere il data center liquido su un'eterogeneità di piattaforme, che in questa prima istanza è è l'hypervisor e in futuro rigurderà altri componenti".
Un concetto che si declina su quattro linee primarie
: la costruzione, la sicurezza, la misurazione e la gestione dei carichi applicativi, fornendo una serie di soluzioni di provisioning, accesso, sicurezza e conformità in grado di aiutare le aziende e i service provider a controllare gli accessi, monitorare le attività e fornire conformità.
Ed è proprio nello strato della gestione che si colloca Novell Cloud Manager, una soluzione che permette di creare e gestire in modo sicuro un ambiente di Cloud Computing come estensione naturale di infrastrutture di data center già esistenti. Progettato per ambienti eterogenei e svincolato da stack software proprietari, Cloud Manager offre la libertà di creare e gestire cloud private che supportino i principali hypervisor (vSphere, HyperV, Xen,...), sistemi operativi (Suse Linux Enterprise Server, Microsoft Windows Server e Red Hat Enterprise Linux) e piattaforme hardware. La soluzione fornisce servizi IT in modo più rapido con workload provisioning on demand automatizzato, è in grado di controllare l'estensione virtuale dando visibilità sui costi e crea un ambiente sicuro e conforme.
Cloud Manger fa seguito all'annuncio lo scorso fine agosto di Cloud Security Service, un altro tassello dell'offerta WorkloadIQ, volto a offrire ai cloud provider la possibilità di fornire un accesso al cloud sicuro e conforme.
Cloud Security Service offre un ambiente multi-tenant con metering, fatturazione e auditing integrati, che va a completare la gamma delle soluzioni di Identity and Securty di Novell.
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