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Cisco scommette sulla sanità e lancia la soluzione HealthPresence

Una piattaforma, disponibile da agosto, per la cura a distanza che mette i pazienti in contatto con medici e personale paramedico per consulti sanitari. La società cerca partner specializzati nel mercato sanitario-medicale, terze parti con cui arricchire la componente applicativa della soluzione. David Bevilacqua, ad di Cisco Italia: "La Sanità deve evolvere, indirizzarsi in remoto, facendo leva sulle tecnologie moderne, come il video".

Tecnologie
La Sanità è uno dei cinque mercati (accanto a Smart Grid, Smart & Connected Communities, Real Estate e Sport & Entertainement) su cui Cisco ha deciso di scommettere a livello corporate, declinando la focalizzazione a livello locale. L'Italia ben si presta a rispondere a questa mission aziendale tanto da essere il paese in cui a breve partirà la sperimentazione della nuova piattaforma Cisco HealthPresence per la cura a distanza.
Come spiega David Bevilacqua, ad della filiale italiana e VP Cisco Europe: "La Sanità in Italia rappresenta un mercato interessante per Cisco per indirizzare le sfide di innovazione tecnologica; è un paese che ha il primato – insieme al Giappone – della popolazione più anziana al mondo, che quindi necessita di sempre maggiori cure mediche, con un'incidenza sul Pil in forte crescita – oggi pesa per circa il 9% e si stima che nel 2025 arriverà al 16% - e una percezione da parte dei cittadini della qualità dei servizi erogati inferiore di due punti percentuali rispetto alla media europea. E' proprio in questo contesto che l'Ict può fare la differenza, diventando lo strumento abilitante l'innovazione tecnologica."
cisco-scommette-sulla-sanita-e-lancia-la-soluzione-1.jpgIl concetto che sta alla base della visione di Cisco è quello di approcciare le malattie e gli infortuni  non gravi da remoto. "E' un trend dal quale non si può prescindere, enfatizza Bevilacqua. La Sanità deve evolvere; non può essere approcciata con le logiche utilizzate fino ad ora, dovrà indirizzarsi in remoto, facendo leva sulle tecnologie moderne, come il video. Video ad alta qualità che diventa la frontiera abilitante  questi nuovi scenari, in cui la rete funge da piattaforma su cui porre le tecnologie innovative".
E la nuova soluzione HealthPresence presentata ieri  in occasione dell'HealthCare Industry Day a circa 260 tra clienti e prospect in Europa collegati tra loro mediante la soluzione Cisco Telepresence, risponde proprio a queste caratteristiche, basandosi su un'avanzata tecnologia video.
Si tratta di una piattaforma tecnologica, in General Availability a partire da agosto, per la cura a distanza che mette i pazienti in contatto con medici e personale paramedico per consulti sanitari a distanza.
Cisco HealthPresence permette al paziente di avere a propria disposizione lo specialista senza doversi muovere da casa. Consente di creare un reale network virtuale tra pazienti e medici abilitando una modalità uno-a-uno (medico-paziente) ma anche uno-a-molti (un paziente più medici oppure un medico più pazienti), molti a molti (pazienti –medici).
Tre le macrocomponenti che costituiscono la soluzione:
la componente visiva di telepresenza ad alta definizione di Cisco, per ricostruire il contatto visivo con il paziente ma anche la componente emozionale e psicologica;
- un set di strumenti elettromedicali integrati di diagnostica per immagini di differenti produttori leader in questo mercato (per ora General Electric Healthcare,  Welch Allyne, Amd Telemedicina) ad oggi costituito da componenti quali: otoscopio (per naso, bocca, orecchie); dermatoscopio (pelle); oftalmoscopio (occhio); camera per esami generici (al fine di visualizzare un'area estesa); monitoraggio parametri vitali di base (per es. il livello di saturazione di ossigeno nel sangue la presssione sanguigna, ...); stetoscopio (per auscultare i comportamenti cardiaci e polmonari);        
- un elemento che coniuga le precedenti due anime e gestisce il workflow che vi sta dietro (calendario appuntamenti, specialista da coinvolgere, ….) per la  popolazione del fascicolo elettronico e, nel futuro, le prenotazioni attraverso la Carta del Sistema Informativo Sanitario.
Una soluzione in divenire concepita per integrare sempre nuove componenti, in specifico strumenti elettromedicali per il mondo sanitario. 
Requisiti tecnologici minimi: 5 Megabit per la componente di Telepresence e 1 Megabit per la componente di strumentazione elettromedicale.
Il possibile gap infrastrutturale è rappresentato dalla disponibilità di banda larga che può determinare il successo o l'insuccesso della soluzione
. "La tecnologia esiste, le applicazioni anche, serve però la banda larga, commenta Bevilacqua, un elemento inprescindibile per garantire questo servizio. Non possiamo non riconoscerne il ruolo fondamentale." E qui il riferimento va a chi sottovaluta il valore ricoperto dalle connessioni broadband  per stare al passo con un mercato competitivo che corre a grande velocità.
Tornando a Cisco HealethPresence è questa un'applicazione enterprise, che può entrare nelle aziende - la stessa Cisco Italia utilizzerà al proprio interno presso la sede di Vimercate per effettuare uno screening sui dipendenti (esami cardiotoracico e per la pervenzione del melanoma) -  che si indirizza in particolare a strutture ospedaliere, cliniche, aziende sanitarie, enti pubblici, Un mondo nuovo per Cisco sul quale la società conta di andare attraverso un ecosistema diverso da quello attuale. Ed ecco aprirsi nuovi scenari per nuovi partner, non i tradizionali network integrator, ma operatori specializzati nel mercato ospedaliero-medicale, terze parti con i quali sviluppare nuove applicazioni. Intanto le trattative sono in corso: ci sarà un partner per la fibra e per i primi di giugno è atteso l'annuncio di un accordo con un primo ospedale italiano.
Alcuni progetti pilota sono stati già effettuati in altri paesi. "Da citare due pilot importanti, interviene Stefano Venturi, Vice President, Public Sector European Markets Cisco: uno partito due anni fa a Edimburgo in Scozia e l'altro a Parigi, lo scorso settembre. In entrambi i casi i pazienti si sono dichiarati molto soddisfatti dell'esperienza clinica da remoto (99% in Scozia), si sono sentiti a proprio agio durante la visita (95%) e raccomanderebbero il servizio ad altri (83%). Esempi di telemedicina che funziona se incrementa l'efficacia della cura, abbassa la mortalità, migliora la percezione della qualità del servizio nei pazienti e, in ultima istanza, abbassa i costi". 

[tit:Ampio respiro]
La presenza di Stefano Venturi al lancio della piattaforma è stata anche l'occasione per soffermarsi su alcuni temi presenti nell'agenda europea.
cisco-scommette-sulla-sanita-e-lancia-la-soluzione-2.jpg"Il tema della Sanità è molto caro a Cisco, enfatizza Venturi, così come l'Education e ovviamente la PA in generale. Oggi siamo a un punto di flesso: per un verso si riducono le risorse per l'altro si vogliono aumentare. Occorre quindi cambiare modelli, fare le cose in modo diverso. Il bisogno di servizi innovativi può aiutare a superare i tagli e le tecnologie possono dare un forte contributo in questa direzione".
A livello europeo un argomento topico per molti Governi è quello del rinnovamento del sistema educativo. "Come Cisco investiremo sempre di più nel comparto education, dice Venturi, ma anche sul concetto di di "Aging Well", inteso come invecchiare con un ‘elevata qualità'.
E  un tema sulle scrivanie globali ed europee è quello del "ridisegno delle grandi città" , che prevede l'utilizzo di nuove tecnologie per rivalutare per esempio il tema del sociale. Un'idea di Cisco per esempio è di creare uffici polivalenti e virtuali, dove persone di uno stesso quartiere che lavorano per imprese differenti condividono spazi comuni e recuperano il tempo libero perduto in trasferte quotidiane o tragitti difficoltosi.
E l'enfasi va poi al ruolo che la Pubblica Amministrazione ricoprirà nel futuro."Le PA diventeranno protagoniste della prossima fase di sviluppo dei Paesi, elemento catalizzatore delle potenzialità in mano ai cittadini e alle imprese. Saranno vincenti i Paesi in cui la PA sarà capace di innovare sia al proprio interno sia realizzando il triangolo virtuoso cittadini-imprese-Pa stessa".
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