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Windows 7 è pronto a far dimenticare Vista anche nelle aziende

Rispetto al mondo consumer, i dati di vendita del nuovo sistema operativo sono decisamente inferiori, ma secondo Microsoft ormai non c'è più ragione per aspettare ad avviare la migrazione.

Tecnologie
Senza particolari rimpianti, ma al contrario con sollievo di un numero imprecisato di utenti, l'inverno ormai alle spalle si porta via anche i ricordi di Windows Vista e delle svariate problematiche annesse, capaci di inquadrarlo come una delle peggiori prestazioni di casa Microsoft. A sei mesi di distanza dal lancio del successore Windows 7, i risultati diramati da Microsoft e convalidati da Gfk sono tali da pensare di essere ormai sulla buona strada per accantonare l'incidente di percorso.
A differenza degli eccellenti risultati raggiunti in ambito consumer (+24,7% su base annua alla fine di febbraio) e riconducibili soprattutto all'esplosione dei netbook e alla connettività mobile 3G, nel mondo aziendale la situazione appare però di segno opposto, con un calo del 22%. "Si è verificato un forte rallentamento nel ricambio generazionale dei PC – spiega Davide Salmistraro, Direttore Windows Client Commercial di Microsoft -. La vita media della singola macchina si è allungata, passando da 2,7 anni fino a 4. Nel 2010 contiamo di assistere a una lenta ripresa, ma la vera e proprio ripartenza la aspettiamo nel 2011".
Anche se non viene espressamente citato, uno dei motivi capaci di contribuire in misura decisa a tale rallentamento è proprio Windows Vista. Il mercato business resta infatti tuttora saldamente ancorato a Windows XP e anche per questo, Microsoft intende richiamare l'attenzione su alcuni fattori. Per prima cosa, la certezza che il prossimo 13 luglio terminerà il supporto per il Service Pack 2 di Windows XP, ma soprattutto poter ormai affermare come con la diffusione di Windows 7 si possa parlare di una sorta di scampato pericolo e di conseguenza venga a cadere un importante ostacolo per avviare la migrazione: "Uno degli aspetti più importanti di Windows 7 è che si tratta di un sistema operativo meno ingordo di quanto si sia rivelato Vista – ammette Salmistraro -, e offre la possibilità di sfruttare meglio le risorse già a disposizione".
Secondo Gartner, entro la fine dell'anno almeno il 50% dei CIO ha intenzione di avviare la migrazione. Operazione favorita dalla elevata presenza di macchine acquistate (e di conseguenza configurate) con Vista sulle quali è stata fatta valere la possibilità di effettuare il downgrade a XP.
A conferma del ritorno sulla retta via di un software affidabile, Salmistraro illustra i diversi casi utente condotti fino a oggi nella massima riservatezza: "Già un anno fa avevamo avviato contatti con diverse aziende, tra cui Fiat Group, TOD'S, Edipower ed Expert tanto per fare qualche esempio, insieme alle quali condurre dei test sul campo per Windows 7. Alcuni di loro sono ormai alla fase conclusiva di migrazioni che hanno coinvolto anche mille postazioni e i riscontri sono molto positivi. Tutti i problemi evidenziati sono stati di ordinaria amministrazione immediatamente corretti".
A detta di Microsoft, Windows 7 quindi, piace alle aziende soprattutto per le migliori prestazioni e per il fatto di essere decisamente più al passo con i tempi rispetto a un sistema operativo che, per quanto apprezzato, è stato concepito ormai dodici anni fa, quando buona parte delle tecnologie attuali non era ancora disponibile. Ma anche fattori più attuali non sono da trascurare, primo tra tutti un risparmio energetico dichiarato fino al 50% per postazione. Su tali aspetti la sicurezza della casa di Redmond è tale da mettere a disposizione online ROI Tool, uno strumento gratuito attraverso il quale inserire le caratteristiche della propria azienda e ottenere un rapporto in grado di illustrare in dettaglio il ritorno sull'investimento richiesto per la migrazione.
Altrettanto importante, per l'ambito business, le funzionalità di virtualizzazione, tema di fronte al quale le aziende sono sempre più attente. "Grazie alla virtualizzazione delle applicazioni sul lato client è ora possibile eseguire senza problemi anche le applicazioni non compatibili con Windows 7 – spiega Salmistraro -. L'utente lavora con la nuova interfaccia ma in realtà si muove in ambiente XP e questo alla fine si rivela un ulteriore ostacolo in meno per affrontare la migrazione".
A ribadire una volta di più , caso mai ce ne fosse bisogno, di aver ormai lasciato alle spalle la sfortunata avventura di Vista, la constatazione di non dover procedere al rilascio di un aggiornamento di versione minore per Windows 7: "Posso confermare come al momento non ci sia nessuna stima sulla data di rilascio di un SP1, semplicemente perché non ne vediamo il bisogno – conclude Davide Salmistraro -. Non abbiamo rilevato grandi bug e quindi tutto il necessario in termini di patch può essere tranquillamente rilasciato attraverso Windows Update. Quando sarà rilasciato il Service Pack 1 non sarà altro che una collezione di questi piccoli aggiornamenti".
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