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Cisco scommette sulla Collaboration: dall'informazione alla partecipazione

Presentati 60 nuovi prodotti che abilitano un ambiente di lavoro collaborativo, in grado di connettere persone, informazioni e team. Enterprise Social Software e E-Mail hosted le due nuove aree in cui entra la società. Bevilacqua: la nuova piattaforma di collaborazione cambierà il modo di lavorare delle aziende.

Tecnologie
E' una Cisco in continua evoluzione quella di oggi, che punta sempre più a giocare al tavolo dei grandi e per far ciò amplia il campo d'azione, procedendo sia per acquisizioni sia attraverso l'estensione e l'arricchimento del proprio portfolio di offerta.
Una delle principali direttrici su cui si sviluppa il presente e il futuro della società è la Collaboration. E' un ambito fortemente strategico per Cisco, su cui sta investendo parte del proprio futuro. Ed è proprio di questo periodo un annuncio di grande portata in quest'area, che riguarda l'entrata nel paniere dell'offerta di circa 60 prodotti (nuovi e migliorati) collocati sotto il cappello della Collaboration (un comparto che pesa circa il 15-20% sul risultato globale dell'azienda).
Un mercato che nei prossimi anni raggiungerà un valore nell'intorno dei 34-37 miliardi di dollari nel mondo, e circa 500 milioni di euro in Italia.
John Chambers, chairman e ceo della società, durante il recente Collaboration Summit, ha parlato di uno degli annunci più importanti degli ultimi anni per la società e il concetto è stato ribadito da David Bevilacqua, da pochi mesi amministratore delegato di Cisco Italia, nel presentare le novità alla stampa italiana: "Quello che annunciamo non è solo una piattaforma tecnologica; è una piattaforma con cui Cisco costruisce un nuovo modo per le aziende di lavorare, comunicare e collaborare nei prossimi 3-5 anni, che impatta sui processi. E' una cultura che permea i processi aziendali, un mezzo per migliorare le capacità di produrre innovazione. E' un modalità che abilita a stare in quello che oggi viene definito lo scenario del ‘New Normal'".

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E Cisco stessa ha scelto la Collaboration come "modus operandi" da adottare al proprio interno, ponendola al centro dei processi aziendali. "Da un modello di comando e controllo gestito da un board di 100 persone, ha spiegato Bevilacqua, oggi sono 700 gli executive che prendono parte alla definizione delle decisioni aziendali, con l'obiettivo di arrivare a un team di 1.500 persone nel breve che prendono decisioni comunicando agevolmente, confrontandosi, condividendo idee e progetti".
Nell'accezione Cisco, la Collaboration risponde a tre trend emergenti strettamente interconnessi: borderless enterprise, l'azienda senza confini che si estende lungo l'intera a catena del valore, che include clienti, fornitori e partner, 'time zone' e culture differenti, interazioni dinamiche; consumerization, gli utenti/dipendenti sono molto più "smart" dal punto di vista tecnologico, portano in azienda nuovi dispositivi e applicazioni per lavorare in modo più semplice ed essere più produttivi. Occorre inoltre fonire loro strumenti per gestire la moltitudine di informazioni che hanno a disposizione  in modo diverso. "Si sta affermando un nuovo modo di lavorare, ha sottolineato Bevilacqua. Siamo passati dall'Era dell'Informazione a quella della Partecipazione. Non è più sufficiente ricevere le informazioni, occorre dare contenuti in qualsiasi momento, luogo e alle persone giuste. Strumenti Web 2.0, video, blog e wiki stanno cambiando i paradigmi con cui le informazioni vengono create, utilizzate, gestite, pubblicate e scambiate"; e poi la mobilità, per cui: "E' il lavoro che deve andare dal professionista e non il processo contrario", ha detto Bevilacqua.
E di fronte a questi trend Cisco pensa di poter giocare un ruolo chiave nel porsi come pioniere, esperto del settore, un po' come lo è stato nel passato nel guidare le aziende nell'utilizzo di Internet.
Alla Collaboration la società è approdata circa due anni fa. Hanno dato una spinta accelerativa all'affermazione in questo settore le acquisizioni delle società  WebEx e la più recente Jabber; le nuove tecnologie poggiano in buona parte sui motori tecnologici di queste aziende in abbinamento ad alcune tecnologie già esistenti della società quali Telepresence e Comunicazione Unificata.
La prospettiva è quella di approdare ed espendersi anche in nuovi mercati quali quelli dell'Enterprise Social Software e del Messaging (in questo caso con l'Email professionale fornita come servizio). 

[tit:Dinamiche di collaborazione articolate]
"Cisco vuol creare e potenziare esperienze di comunicazione nuove e positive, ha affermato Gianmatteo Manghi, Director, Collaboration Solutions, Mediterranean Geography, con una piattaforma di collaborazione che non si riduce solo a voce e video. Si basa su cinque elementi di base: le informazioni, che devono essere ottenute in modo veloce e sicuro; le persone che collaborano all'interno e all'esterno dell'azienda; le comunità, team di lavoro dinamici che necessitano di strumenti adeguati per condividere e comunicare; il contesto, dare informazioni appropriate alla comunità  in cui si agisce; la sicurezza in un'accezione che esce dai confini aziendali e prevede sistemi flessibili che guardano a dinamiche di collaborazione più articolate.

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Un portfolio che poggia su sette categorie di prodotti: IP Communications, Applicazioni Mobili, Customer Care, Telepresence, Conferencing, e le ultime due introdotte Messaging ed Enterprise Social Software.
"I prodotti di per sè non bastano, ha spiegato Manghi, per ottenere effetti sulla produttività e far crescere un'organizzazione in termini di processi e cultura occorre ricorrere a un'architettura di collaborazione, costituita da un'infrastruttura tecnologica che si basa su rete, servizi e applicazioni di collaborazione e comunicazione integrate verticalmente in modo dinamico, che consente di migliorare il lavoro non ripetitivo con sistemi di lavoro di gruppo molto estesi. E' ciò che offre oggi Cisco in un'ottica di apertura e forte interoperabilità".

 [tit:Un assaggio di prodotti]
"L'architettura di collaborazione di Cisco è stata costruita rispondendo alle necessità dei clienti che chiedevano una piattaforma in grado di aumentare la produttività dell'organizzazione e migliorare i risulltati di gruppo", ha affermato Gianluca Ferrè, manager, Collaboration Technology & Consultancy, Mediterranean Geography.

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Per rendere le interazioni più ricche e affidabili Cisco ha integrato le due piattaforme esistenti Telepresence e Webex nel nuovo prodotto WebEx Engage, una soluzione per lo scheduling e l'avvio di meeting tramite la pressione di un tasto con l'integrazione audio, video e dati. "Consente a chi è impossibilitato a partecipare alla Telepresence di prendere parte comunque attraverso lo strumento WebEx vedendo ciò che accade nelle sale", ha spiegato Ferrè.
La piattaforma di telefonia ha subito un'ulteriore evoluzione; in particolare i telefoni Cisco Unified IP Phone 8900 e 9900 sono vere e proprie piattaforme di comunicazione, che includono nativamente la videocomunicazione punto a punto e multipunto, sono Wi-fi enable e concepiti in un'ottica green.
Anche il desktop assume un'importanza sempre crescente nell'ambiente della comunicazione. Per questo Cisco ha aggiunto nuove funzionalità al nuovo client Unified Personal Communicator 8.0, che, basato su motore Jabber, introduce funzionalità Xmpp per la gestione della telepresenza e consente il  passaggio seamless da un'applicazione a un'altra.
Con Cisco Wex Mail la società punta a diventare un player del mercato dell'e-mail. Si tratta di una nuova soluzione di hosted e-mail aziendale sviluppata dalla società, nativamente interoperabile con Microsoft Outlook, con supporto ottimizzato per i dispositivi mobili e accesso web 2.0 Ajax indipendente dal browser. "E' una soluzione impostata per lavorare come Microsoft Outlook, di cui ha un'interfaccia analoga, ha detto Ferrè. E' on-demend e dal giorno "0" Cisco dà 25 Gbyte per casella. Ha un costo che si aggira nell'intorno dei 5-7 dollari al mese e tra le funzionalità interessanti da segnalare vi è la possibilità di pubblicare thread verso una community".
Per arricchire la comunicazione tra le aziende Cisco ha introdotto Cisco Intercompany Media Engine, che consente a un'azienda di instaurare una comunicazione con un'altra azienda attraverso l'architettura peer-to-peer interaziendale.
Sono poi parecchie le novità presentate da Cisco per "connettere le persone e le informazioni giuste". Per esempio la soluzione Cisco Unified Presence 8.0 basata su logiche Jabber, che indirizza un concetto di presenza estesa, rendendo visibile lo stato di raggiungibilità di presenza dell'azienda. E' inoltre il primo dual stack che supporta gli standard Sip/Simple e Xmpp per la presenza e la messaggistica.
Cisco Pulse invece si occupa dei conteuti che transitano sulla rete, proponendo aggiornamenti dinamici sui profili e offrendo una visione a livello applicativo e in tempo reale dell'organizzazione.
Per accelerare le performance dei team Cisco mette in campo soluzioni di social neteworking legate al video destinate al modo professionale, adatte alle aziende che vogliono calvalcare la dinamicità.
Cisco Enterprise Collaboration Platform è la nuova piattaforma di collaborazione personale su cui si innestano elementi di comunicazione. E' una sorta di dashboard a disposizione dell'utente aziendale dotata di meccanismi di comunicazione, un portale che integra componenti di calendary, elementi di mailing, forum, Wiki, con la sicurezza dell'enterprise.
E ancora Cisco Show and Share, un portale per comunicare in video (non solo alla You Tube), che offre funzionalità per "caricare" i video sulla piattaforma, editarli, suddividerli in capitoli, per rendere il video, come ha detto Ferrè, "uno strumento aziendale alla stregua di un documento".
Da non dimenticare la nuova versione della piattaforma di comunicazione unificata Cisco Unified Communication 8.0, che include applicazioni IP integrate per migliorare le comunicazioni mediante funzionalità di presence federation, instant messaging, customer care, videoconferenza, video e mobility.
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