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Bmc Software, l’IT può contrastare la recessione economica

Secondo una ricerca commissionata da Bmc Software all’Istituto London School of Economics e condotta in Europa, le imprese che continuano a investire nell'IT possono fronteggiare meglio l'attuale crisi economica e sono attrezzate per la ripresa. Germania e Regno Unito sono i Paesi più impegnati negli investimenti in ambito IT.

Tecnologie
L’IT può aiutare a far fronte alla crisi economica e a essere più equipaggaiti per la ripresa; lo dice una ricerca commissionata da Bmc Software all’Istituto London School of Economics, che ha coinvolto aziende europee con un fatturato annuo superiore ai 2 miliardi di euro.
Dalla ricerca risulta che gli attuali investimenti in IT e innovazione avranno un impatto diretto sulla futura capacità competitiva di queste aziende;  differenze interessanti, inoltre, emergono fra i diversi Paesi in relazione agli investimenti IT.
Le imprese tedesche, per esempio, convogliano il 24% del proprio budget IT verso attività innovative, mentre le aziende francesi sono quelle che hanno un atteggiamento più cauto, registrando un calo del 17% degli investimenti.
Le aziende più entusiaste in tema di innovazione sono quelle del Regno Unito: il 67% degli intervistati la considera una priorità e il 77% di essi si dichiara  pronto a innovare sempre e comunque, in tempi economici sia favorevoli che non.
Tra le altre evidenze emerse dalla survey: il 60% delle aziende che ha maturato risparmi sui costi li sta reinvestendo in progetti tecnologici strategici; il 60% degli intervistati dichiara che investire in nuove tecnologie generi un aumento delle performance aziendali; dopo più di un anno di recessione, il 77% delle imprese sta notando risparmi sui costi grazie a un buon IT Management; il 64% dei Cio europei pensa che gli investimenti IT consenta di ridurre le spese anche in altre aree aziendali. 
Come affrontano la crisi le aziende europee?
La ricerca ha individuato tre specifiche categorie di aziende, definite Thriver, Survivor e Hider, che corrispondono a tre differenti approcci nei confronti della recessione.
Sono “Thriver” le aziende che si pongono nei confronti della cris ottimizzando l’efficienza operativa IT e investendoi propri risparmi in progetti tecnologici strategici finalizzati ad attività di new business. Un’impresa su quattro (il 25% del panel), vede nell'automazione IT una soluzione all'abbattimento dei costi (41% contro 22% dei Survivor) e presenta un calo quasi impercettibile dello 0,5% della spesa in innovazione. 
Un terzo del campione adotta un approccio reattivo, da ‘Survivor’ che reagisce alle condizioni di recessione adottando strategie di taglio a breve termine e cercando di uscire da questo periodo restando semplicemente in piedi. Sono realtà più disposte alla riduzione dell'infrastruttura delle applicazioni critiche necessaria per la futura ripresa (23% rispetto al 13% degli altri intervistati).
Gli “Hider”, sono quelle aziende che ancora non hanno iniziato a fronteggiare l'impatto della recessione. Rientra in questa categoria più del 40% delle aziende intervistate, i cui Cio risultano poco propensi a ottimizzare le operazioni IT.
Sebbe il legame fra innovazione e spesa IT sia sempre più evidente, gli investimenti in tecnologia a livello europeo sono calati dell'11%. Una delle motivazioni più plausibili è che più della metà delle imprese affida le decisioni relative ai tagli in questo segmento a soggetti esterni alla divisione IT.
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