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Il momento del digital life style

La School of Management del Politecnico di Milano fotografa i mercati digitali consumer in Italia: 5 miliardi il fatturato del commercio elettronico; circa 3,4 miliardi quello dei contenuti multimediali; oltre 1 miliardo il mercato della pubblicità su piattaforme digitali.

Tecnologie
A Smau la School of Management del Politecnico di Milano fa una fotografia dei mercati digitali nelle sue diverse componenti, dal commercio elettronico B2C, a quello dei servizi e contenuti che viaggiano su telefonia fino al  mercato infine delle televisioni digitali. Ne ha calcolato il valore complessivo e ne ha analizzato i diversi modi di fare business nei diversi ambiti.

"I cambiamenti tecnologici in atto - ha dichiarato Umberto Bertelè, Presidente della School of Management del Politecnico di Milano - che possiamo sintetizzare nella digitalizzazione di ogni forma di comunicazione e nella facilità ed economicità del trasferimento delle informazioni, portano a profondi cambiamenti nelle modalità di comunicare e interagire con i consumatori e gli utenti finali, nonché a nuove forme di intrattenimento e di servizio verso il mercato finale. Oggi, qualsiasi impresa può "sfruttare" sapientemente le molteplici piattaforme digitali (Internet/Web, Mobile, Tv) per impostare una nuova relazione con i propri clienti/utenti, offrendo loro contenuti digitali, consentendogli di effettuare transazioni, veicolando nuove forme di comunicazione e di pubblicità, erogando nuovi servizi.  Tutto questo sta generando nuovi mercati digitali, alcuni dei quali si affiancano a quelli "tradizionali" - non digitali - (ad esempio l'eCommerce), altri tendono a sostituirsi progressivamente a quelli tradizionali (ad esempio, la musica su cd/dvd o il noleggio di video cassette/dvd). In alcuni ambiti la fisicità dei prodotti perde molto della sua importanza, mentre acquista valore di relazione la sfera immateriale, di contenuto e di servizio che fa da complemento determinante a qualsiasi tipo di offerta."
Sull'argomento è intervenuto anche Andrea Rangone, Coordinatore degli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano, che ha affermato: "Il fenomeno della digitalizzazione dei canali con cui le imprese Business to consumer (media, banche, retailer, produttori di beni di largo consumo, ecc.) comunicano e interagiscono con i propri clienti finali è molto più pervasivo e rilevante di quanto spesso le aziende stesse non se ne rendano conto. Stiamo vivendo in uno scenario di progressiva digitalizzazione di ampie sfere della nostra vita quotidiana (digital lyfe style). Il consumatore/utente si trova al centro di questo mondo sempre più digitale che sceglie di fruire di volta in volta con il device e con la rete che gli è più funzionale e comodo, a seconda del momento della sua giornata."

Secondo lo studio il segmento della pubblicità su piattaforme digitali ha un valore che supera il miliardo di euro, quello dell'eCommerce ha raggiunto i 5 miliardi, e quello dei contenuti digitali, supera i 3,4 miliardi di euro. Tutti questi segmenti sono caratterizzati da tassi di crescita consistenti, che li porteranno ad aumentare sensibilmente le loro dimensioni nei prossimi anni.
L'incidenza del mercato digitale rispetto a quello tradizionale: solo il commercio elettronico rimane ancorato all'1%, mentre ormai quasi il 30% dei contenuti e oltre il 10% della pubblicità sono fruiti in via digitale.
Rispetto ai principali paesi, l'Italia non si posiziona così male (fatta eccezione per l'eCommerce, ambito in cui l'Italia rimane il fanalino di coda dell'Europa), anzi registra una posizione di leadership nel mercato dei servizi e contenuti Mobile (erogati tramite rete e telefonino cellulari) e anche un notevole fervore nel mercato televisivo, grazie alle ottime performance di Sky e alle aggressive strategie di Mediaset sul digitale terrestre.
E gli attori del mercato sono molto diversi, sia in termini di competenze che di provenienza. Come ha sottolineato Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau, lo scenario competitivo è composto dalle Telco, dagli Editori di contenuti, da quello dei fornitori di Informatica e Tecnologia e anche dal Trade e dai canali commerciali delle aziende tradizionali che oggi possono conquistare sempre di più l'accesso diretto e non intermediato al consumatore. È uno scenario competitivo unico, connesso e strettamente interrelato. Spesso gli operatori interagiscono con schemi di collaborazione, altre volte in competizione serrata, certo è che il peso del consumatore è profondamente cambiato. Smau si pone come arena pre-competitiva di scambio e confronto tra tutti questi attori e la collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, iniziata pesantemente quest'anno, ci consente di fornire strumenti concreti e di dare risposte puntuali su come migliorare questa relazione, su come ottimizzare le performance delle proprie aziende nei diversi settori di riferimento".

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