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Cisco strizza l'occhio anche al consumer

Al Cisco Expo 2008 sono andati in scena il visual networking e la collaboration, che conducono l'azienda verso i mercati consumer e software.

Tecnologie
Nella due giorni milanese all'insegna di Cisco e dei suoi partner, caratterizzata dalla presenza di circa 2.700 partecipanti e 40 espositori, il concetto di "visual networking" ha fatto da filo conduttore accanto al tema della collaborazione, intesa come nuovo modo di "fare impresa".
Per visual networking Cisco intedende un nuovo concetto che sottende l'idea di piattaforme di rete che rendono disponibili i contenuti multimediali in maniera nativa e molto più efficiente grazie alle forte relazione con il mondo consumer. Significa considerare nuovi utilizzi della tecnologia che cisco-strizza-locchio-al-consumer-1.jpgpossono andare a impattare sul business. "Oggi, ha dichiarato Stefano Venturi, Amministratore Delegato Cisco Italia e Vice President Cisco Sytem, siamo di fronte a grandi transizioni: la trasformazione dei server o, il software concepito in un'ottica di servizio, gli oggetti nella rete, il Green It, la sicurezza, e altro ancora. Come affronta le transizioni in atto oggi Cisco? In questa seconda onda, che arriva dopo la bolla della new economy, la rete sta crescedo in modo esponenziale; si sta affermando sempre più lo scenario del Social Networking, che Cisco definisce dello Human Network: la rete che mette in contatto e collega  milioni di persone e abilita communità enormi, dove le persone si scambiano e condividiono opinioni e informazioni. Ed è questo un interscambio sempre più multimediale. Milioni di utenti che lavorano in una modalità interconnessa. Ormai la Connect life è una realtà, i cui contributi sono spesso multimediali, afferenti il  mondo consumer".

[tit:Il consumer visto da Cisco]

Ma che approccio ha Cisco rispetto al mercato consumer?  A parte i router consumer Linkys, Cisco oggi non ha a portafolio oggetti tipicamente consumer.
Ma è in atto un'inversione di tendenza. Come spiega Venturi: "La strategia consumer di Cisco accelerarà sempre di più, con l'obiettivo di creare un'infrastruttura di rete che abiliti le comunità a scambiarsi dati in maniera sempre più efficiente. Milioni di persone che contemporanemente accedono ai dati, inseriscono contenuti multimediali e ne ususfruiscono in maniera ubiqua. Il contributo di Cisco verso questo fenomeno è, indubbiamente, quello che gli deriva dalle sue competenze tecnologiche. Cisco non vuole competere con i vendor dell'area consumer, sviluppando l'ennesimo oggetto multimediale; il suo compito è creare tecnologie che facciano intercomunicare oggetti multimediali la cui complessità viene risolta dalla rete. Tecnologie sofisticate di software che supportano l'interscambio di contenuti multimediali con l'obiettivo di portare le funzionalità software di visualizzazione complesse all'interno dell'hardware.
E la tecnologia, come è intesa da Cisco si declinerà non solo in termini si di trasporto ma anche di autenticazione, di scambio di dati, di validazione, di controllo e di sicurezza"
E nel far ciò Cisco continuerà a tenere ben presenti i tre pilastri base su cui poggia la sua strategia: la rete come piattaforma abilitante; le partnership, che aumenteranno nella direzione di costruttori di oggetti che avvicineranno l'essere umano alla rete; il fatto di  fornire all'utente un'esperienza unica.   

[tit:L'anima software verso la business collaboration]
I cambiamenti in casa Cisco continuano. Dire Cisco significa pensare a uno dei primari operatori nel mercato del networking, in particolare nella fornitura di apparati fisici. Ma questa definizione le va un po' stretta.
Dalla sua nascita, infatti, Cisco ha sempre avuto nella sua proposizione alcune componenti di offerta software, annegate nell'hardware. Ma è solo di recente, con l'avvenuta acquisizione della società WebEx, che la sociteà può ritenersi a tutti gli effetti anche un operatore del mercato del software.
Per dar rilievo a questa sua nuova anima, quella software appunto, Cisco lo scorso autunno ha creato una nuova divisione per garantire lo scambio di best pratices tra i gruppi di sviluppo del software e iniziare a creare una piattaforma di servizi sulla rete. 
Nell'ottica che vede il software sempre più sviluppato in modo collaborativo Cisco ha fatto la mossa strategica di acquisire WebEx nel maggio 2007. Si tratta di una società di primaria importanza nel mercato del web collaboration on demand. Nello specifico sviluppa applicazioni di collaborazione on demand orientate ai processi di business che rendono possibile la collaborazione dentro l'azienda e verso l'esterno.
"WebEx non è una semplice acquisizione che va ad aggiungersi alle altre e a complementarle, ha concluso Venturi, è un nuovo business model".
Le sue soluzioni di rete per la distribuzione di funzionalità di collaborazione business-to-business vanno a estendere la visione Cisco in ambito Unified Communications, in particolare nel mercato delle piccole e medie imprese.
   
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