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Accesso al credito: una criticità per una impresa su due

E per le start-up innovative adesso arriva il crowdfunding: finanzierà progetti raccogliendo fondi privati tramite portali online.

Tecnologie
Da modalità di finanziamento di progetti personali e raccolta fondi per iniziative di solidarietà o ricerca a strumento di credito per il finanziamento delle start-up innovative.
È questa l’evoluzione del crowdfunding in Italia. Sarà, infatti, presto possibile  per le start-up innovative la raccolta di capitali attraverso portali on-line (equity crowd-funding). Potranno così finanziare il proprio progetto d’impresa emettendo strumenti finanziari che saranno offerti ai finanziatori tramite portali dedicati iscritti nel registro Consob.
A fine 2012 erano 16 le piattaforme attive in Italia e se ne contavano 5 in fase di lancio. Oltre 30 mila i progetti ricevuti complessivamente di cui quasi 9 mila approvati e pubblicati, con esito positivo in un caso su quattro (28%), per un valore complessivo dei progetti finanziati pari a 13 milioni di euro.
Un fenomeno recente, la prima piattaforma nasce nel 2005, che è concentrato nel nord Italia (solo una piattaforma ha sede al Centro, nessuna al Sud o nelle Isole) e vede come protagonisti i giovani: i fondatori hanno intorno ai 30 anni, spesso con esperienza all’estero e nel settore della comunicazione. Finanziamenti di progetti innovativi nel design, moda, cinema, musica, raccolta di fondi per ONG o progetti personali i principali settori di attività.
Nella percezione della situazione aziendale il credito è la variabile che preoccupa di più le imprese secondo l’idagine Camera di commercio – ISPO 2012: l’indice per le risorse, i tempi di pagamento e l’indebitamento è a  –39, il più negativo rispetto agli indici relativi a sviluppo e mercato, e in continua diminuzione dallo scorso anno. Un indice che solo per il 5% delle imprese migliorerà, per l’80% resterà stabile e per l’8% tenderà a  peggiorare ancora. 
E se, secondo un’indagine della Camera di commercio di Milano su oltre 200 imprenditori milanesi nel 2012, la metà delle imprese milanesi sente l’accesso al credito come una difficoltà significativa, per circa una su sette risulta il problema principale.
La richiesta di prestiti personali con tassi superiori a quelli della banca è una possibilità presa in considerazione o già sperimentata per quasi un imprenditore milanese su tre: più in particolare l’8,6% vi è già ricorso in passato, il 4,1% prevede questa opzione per il futuro mentre il 3,2% sta valutando questa possibilità proprio in questo momento. Importanti gli aiuti in famiglia: in questo periodo crescono in media del 20% e arrivano soprattutto dai genitori (18,9%) e dai figli (11,7%).  
In un contesto in cui la metà delle imprese sente l’accesso al credito come una difficoltà, - ha dichiarato Alvise Biffi, consigliere della Camera di commercio di Milano – la possibilità di ricorrere al finanziamento con fondi privati diventa una opportunità da sviluppare e da incentivare, affiancandola ai canali di credito tradizionali. Una modalità di raccolta fondi e finanziamento nuova per Milano e  l’Italia ma che può diventare un motore importante di sviluppo per le start-up soprattutto nei settori più creativi e a favore dei più giovani”.
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