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Credito, prima preoccupazione per le imprese

La famiglia sempre più banca:+20% i prestiti ai parenti. L’accesso al credito rimane una difficoltà significativa.

Tecnologie
Nella percezione della situazione aziendale il credito è la variabile che preoccupa di più le imprese secondo l’idagine Camera di commercio – ISPO: l’indice per le risorse, i tempi di pagamento e l’indebitamento è a  – 39, il più negativo rispetto agli indici relativi a sviluppo e mercato, e in continua diminuzione dallo scorso anno. Un indice che solo per i 5% delle imprese migliorerà, per l’80% resterà stabile e per l’8% tenderà a  peggiorare ancora.
Secondo la CdC di Milano la metà delle imprese milanesi sente l’accesso al credito come una difficoltà significativa: per circa una su sette risulta il problema principale mentre un imprenditore milanese su nove la ritiene una difficoltà molto significativa per la propria impresa.
La richiesta di prestiti personali con tassi superiori di quelli della banca è invece una possibilità presa in considerazione o già sperimentata per quasi un imprenditore milanese su tre: più in particolare l’8,6% vi è già ricorso in passato, il 4,1% prevede questa opzione per il futuro mentre il 3,2% sta valutando questa possibilità proprio in questo momento.
Importanti gli aiuti in famiglia: in questo periodo di crisi crescono in media intorno al 20% e arrivano soprattutto dai genitori (18,9%) ma anche dai figli (11,7%) e servono, per oltre  un caso su tre, a sostenere i familiari nelle spese quotidiane e di mantenimento anche dell’impresa.
I dati emergono da un’indagine della Camera di commercio di Milano su oltre 200 imprenditori milanesi nel 2012.
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