▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Parte Project 2020 l'iniziativa dell'Icspa per il contrasto al cybercrime. Trend Micro c'è

Lo studio esaminerà le tendenze in atto nel panorama del cyber crime, per individuare le possibili evoluzioni nei prossimi otto anni e oltre. La collaborazione unirà gli sforzi e l'intelligence di aziende, governi, forze di polizia, agenzie di sicurezza e professionisti. Trend Micro tra le sette principali società che si occupano di sicurezza informatica coinvolte nell'iniziativa.

Tecnologie
Al via Project 2020, uno studio organizzato dalla Icspa - International Cyber Security Protection Alliance - e presieduto dal proprio partner Europol, che prenderà in esame le tendenze in atto nel panorama del cyber crimine al fine di individuare le possibili evoluzioni nei prossimi otto anni e oltre. Si tratta di una delle più grandi iniziative internazionali di consultazioni sul tema dei crimini informatici, con l'obiettivo di assistere governi, forze di polizia e aziende nel contrastare efficacemente le attività cybercriminali.
Oggi l'industrializzazione del cybercrime e gli hacker possono avvalersi di un'intera infrastruttura di supporto gestita da appositi service provider, che si occupano di diverse attività, tra cui il Web hosting o la generazione di dati per la verifica delle carte di credito. E oggi più che mai le informazioni personali disponibili sul Web sono senza precedenti; per questo è stato registrato anche un netto incremento degli attacchi mirati, il cosiddetto spearphishing.
"Negli ultimi 24 mesi le infrastrutture critiche dei paesi, in ogni parte del mondo, hanno subito attacchi quotidiani lanciati dal crimine organizzato o da entità poste sotto il controllo governativo", afferma John Lyons, Chief Executive della International Cyber Security Protection Alliance. Europol prevede che questi scenari possano evolversi rapidamente: i servizi di cloud computing dimostrano che non sempre sono conosciute le identità dei provider ai quali i dati vengono affidati e la cosiddetta "Internet delle cose" potrebbe dare luogo ad attacchi contro dispositivi medicali o componenti infrastrutturali.
"Con due terzi del mondo che devono ancora collegarsi a Internet, possiamo solo aspettarci nuovi criminali, nuove vittime e nuove tipologie di minaccia", commenta Victoria Baines, Strategic Advisor on Cybercrime di Europol.
L'iniziativa Project 2020 si distingue per la combinazione delle competenze delle più importanti forze di polizia con quelle delle aziende, delle organizzazioni e delle comunità professionali che aderiscono all'Icspa.
Di recente, la Commissione Europea ha designato Europol come proprio hub di informazioni sul cybercrimine e ha chiesto a questa agenzia di costituire lo European Cybercrime Centre (EC3).
A contribuire allo studio vi saranno anche la City of London Police e la European Network and Information Security Agency (ENISA).
Tra le aziende che hanno deciso di partecipare a Project 2020 vi sono Visa Europe, Transactis e Yodel. A queste si affiancheranno sette tra le principali società che si occupano di sicurezza informatica e Trend Micro sarà in prima linea, con i suoi esperti impegnati ad analizzare i problemi della sicurezza in ogni momento.
A Project 2020 partecipano anche gli esperti di due comunità professionali mondiali, come l'International Information System Security Certification Consortium (ISC) e l'International Association of Public Prosecutors.
"Per loro natura i cybercriminali sono difficili da tenere sotto controllo, considerate le attività transnazionali che effettuano per sfuggire all'identificazione", afferma Anthony O'Mara, Global Head of Business Operations di Trend Micro. "Siamo lieti di essere parte attiva dell'Icspa e di collaborare con Europol, governi e aziende che condividono l'obiettivo comune di scambiarsi conoscenze, competenze e risorse secondo la filosofia della nostra società - A World Safe for Exchanging Digital Information. Project 2020 prova come l'Icspa non si limiti solo alle parole bensì spinga le imprese a riconoscere la necessità di condividere informazioni al di là dei rispettivi confini aziendali". 
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter