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Durc, la protesta delle imprese contro la PA

Tra burocrazia e mancati pagamenti le Imprese stanno fallendo. A lanciare l'allarme sono le Imprese del Sud.

Tecnologie
"Continuano a pervenire comunicazioni di denuncia, da parte dei nostri associati, che lamentano la non corretta applicazione delle normative riferite alla richiesta del Durc (Documento Unico di regolarità Contributiva) da parte della Pubblica Amministrazione ed in particolare rispetto alla validità temporale dello stesso."
Questo è quanto denuncia Sergio Passariello, Presidente di Imprese del Sud.
"Sono ormai numerose le aziende che si vedono bloccati i pagamenti, in quanto il burocrate di turno, sebbene in possesso di un Durc in corso di validità (Il Durc ai fini del pagamento ha validità trimestrale) continua a chiedere mensilmente il rilascio di un nuovo Durc agli Istituti competenti."
"Tutto questo accade, – continua Passariello –  perché i funzionari pubblici, pur di iper tutelarsi rispetto alle loro incombenze lavorative, chiedono l'emissione di un nuovo certificato, ad ogni pagamento, anche se in possesso di un Durc valido."
"Eppure, le indicazioni segnalate sullo sito Web del Durc sono chiare: "Per gli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture, nonché nel caso di servizi/attività in convenzione o in concessione, la validità è trimestrale ed è relativa allo specifico appalto ed alla fase per la quale il Durc è stato richiesto (stipula del contratto, pagamento di Sal,  collaudo, etc.)."
Mentre le aziende sono tenute a rispettare le norme, pena il mancato pagamento delle loro spettanze, i funzionari pubblici, deputati a queste incombenze, continuano a farla franca ed e con questi loro atteggiamenti, sono diventati la vera zavorra per il paese.
"Bisogna assolutamente imporre all'Inps ed all'Inail, di non emettere Durc se al sistema telematico è presente un Documento di Regolarità Contributiva in corso di validità e prevedere sanzioni pecuniarie a carico di quei funzionari che utilizzano gli strumenti di controllo pubblici, fuori dalle norme, solo per tutelare la propria posizione lavorativa.
Inoltre, apprendiamo che il Partito Democratico ha presentato una risoluzione alla Camera che dovrebbe prevedere la possibilità di rilasciare il Durc, alle sole coop. sociali, anche in presenza di debiti, qualora la Stazione AppaltantePubblica sia in ritardo nei pagamenti.
"Ritengo lo spirito del provvedimento, condivisibile - afferma Passariello – ma limitarlo alle sole coop. sociali è una discriminazione inaccettabile. E' l'intero tessuto imprenditoriale italiano che va salvaguardato e non solo una categoria. Tutti gli imprenditori che lavorano conla P.A. stanno soffrendo in questo momento. Quando la politica si esprime in questo modo delegittima il suo ruolo ed operato."
"Spero che il provvedimento venga immediatamente rettificato a favore di tutte le categorie imprenditoriali, – conclude Passariello – in caso contrario non esiteremo ad attivarci con tutti gli strumenti a nostra disposizione, per tutelare non solo i nostri associati, ma le Pmi in generali vera ossatura e spina dorsale del paese."
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