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Profumo, all'Italia servono grandi imprese e giovani che rischiano

Secondo il ministro dell'istruzione, per uscire dalla crisi il nostro paese ha bisogno di grandi imprese, maggiori investimenti in ricerca e sviluppo e di giovani che non solo cerchino lavoro, ma che si pensino creatori di lavoro.

Tecnologie
"In Italia ci sono purtroppo poche grandi imprese e, anche se la nostra economia si basa sulle piccole e medie aziende, senza le grandi imprese si fa poca strada": questa l'opinione di Francesco Profumo, ministro dell'istruzione, espressa in occasione del convegno "Obiettivo sviluppo" di Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) e di Enel Foundation.
"All'interno di un Paese dobbiamo dimostrare come una grande azienda possa determinare una nuova politica" ha affermato il ministro, sottolineando come proprio la carenza di grandi aziende costituisca la maggiore differenza, ad esempio, con la Germania.
Dunque, secondo Profumo, "il Governo deve trasmettere questo messaggio forte: che il Paese ha bisogno di più grandi imprese".
Ma non solo: l'Italia necessita anche "di più giovani che imparino la parola rischio. E' vero che il rischio è anche sbagliare ma, ogni volta che si sbaglia, si impara qualcosa. Nel nostro Paese, invece, l'errore è una macchia nera nel curriculum di una persona". Il ministro invita i giovani "non solo a cercare lavoro ma anche a pensarsi creatori di lavoro". Un invito alla creatività e all'iniziativa personale in un momento in cui la disoccupazione giovanile tocca livelli record.
Da ultimo, Profumo ha sottolineato la necessità di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, indispensabili per far uscire il paese dalla crisi.
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