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Imprese, Gibelli (Regione Lombardia): responsabili per crescere

L'inaugurazione del Salone 'Dal Dire al Fare' è stata l'occasione per il vice presidente lombardo di parlare tra le altre cose del recente "Bando sulla responsabilità sociale di impresa".

Tecnologie
"Ho trovato molti imprenditori che hanno costruito un vero e proprio modello di responsabilità sociale di impresa per aumentare la competitività della propria azienda. Del resto, la responsabilità sociale crea delle condizioni positive all'interna comunità". Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all'Industria e all'Artigianato di Regione Lombardia, all'inaugurazione dell'ottava edizione del Salone 'Dal Dire al Fare' in corso all'Università Bocconi di Milano.
L'apertura del Salone è stata l'occasione per il vice presidente lombardo per tornare a parlare di tutta una serie di iniziative che Regione Lombardia ha avviato proprio sul tema della responsabilità e, in particolare, del recente 'Bando sulla responsabilità sociale di impresa', che è stato approvato dalla Giunta lombarda e presentato al territorio la scorsa settimana.
"Tre - ha detto Gibelli - sono i punti principali, su cui si articola il bando: welfare complementare, approvvigionamento da fornitori locali e reti di solidarietà".
"Il welfare complementare è un elemento non monetario - ha aggiunto Gibelli - e aiuta l'azienda a rimanere vicina ai propri dipendenti nei momenti di grande difficoltà con percorsi condivisi tra imprenditori e dipendenti, abbattendo il muro che esiste tra proprietari e coloro che lavorano. Questo tipo di welfare, che è un aspetto non quantificato, riesce a portare anche innovazione motivando tutto il 'corpo' della stessa azienda".  
"Un secondo tema di questo bando - ha proseguito Gibelli - fa espresso riferimento all'approvvigionamento locale, che si traduce nel privilegiare i fornitori locali".
"Certo non in termini locali - ha specificato il vice presidente - ma per far crescere il tessuto economico territoriale ed evitare, con una corte fidelizzazione tra imprenditore e fornitore, la sempre più preoccupante delocalizzazione delle imprese".
"Le reti di solidarietà sono - ha concluso Gibelli - l'ultimo capitolo forte di questo bando. Queste devono portare i lavoratori a percorsi di reimpiego e riqualificazione nei momenti di difficoltà dell'impresa. Il capitale umano è un grande valore aggiunto dell'azienda. Se si perde è un grave danno per la stessa impresa, che si priva di esperienze e di capacità. Serve, soprattutto in un momento come questo, essere capaci di ricollocare questo nostro grande capitale vitale anche per la comunità e il territorio".
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