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Mussari (Abi): da banche sforzo massimo, con imprese percorso comune

Dalla quarta tappa del Road Show Italia a Viterbo, il Presidente dell'ABI fa il punto sulle prospettive dell'economia italiana. Continua l'impegno comune in Europa per alleggerire gli effetti di Basilea 3. Grande sforzo del settore bancario pur in un quadro di scarsa redditività. Al via nuove risorse per gli investimenti delle Pmi.

Tecnologie
"Le banche svolgono un'azione fondamentale per il Paese, le sue imprese e famiglie. E fanno il massimo anche in un quadro di scarsa redditività e di risorse limitate. Tutto questo di fronte all'affievolirsi della ripresa a livello mondiale, ad un'Europa epicentro di forti turbolenze sui mercati finanziari e al quadro interno italiano con un'insufficiente dinamica della crescita. Lo ha detto il Presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, intervenendo nel corso della quarta tappa a Viterbo del Road Show Italia 2011-2012.
C'è un percorso comune ormai segnato. Nei confronti delle Pmi, continua l'impegno comune in Europa per tentare di alleggerire gli effetti di Basilea 3 e di una regolamentazione invasiva per l'accesso al credito.
Ha avuto una prima approvazione il Pmi supporting factor, ovvero la soluzione messa a punto insieme per correggere la prospettiva che le imprese siano rischiose e compensare l'incremento del requisito minimo patrimoniale  dall'8 al 10,5%. L'obiettivo condiviso è evitare che questo aumento esponga a nuovi limiti il credito alle imprese. Si vuole scongiurare che si possa creare un credit crunch tecnico da norme, a prescindere dal vero rischio di credito aziendale.
Tornando all'Italia, Mussari ha ricordato che il tasso di crescita medio degli impieghi dell'anno è risultato pari a +3,6%, che si confronta con il +1,3% in Europa. Seppure positivo, il tasso di crescita dei finanziamenti è rallentato rispetto al 2010, a causa di fattori di domanda, legati al peggioramento congiunturale in atto, così come al deterioramento della qualità del credito e alla situazione di liquidità.
"Le banche – ha proseguito Mussari – hanno urgente bisogno di recuperare e accrescere redditività per sostenere ancora meglio famiglie e imprese. Hanno bisogno di agire con la giusta operatività. Stiamo continuando a fare il massimo nelle difficilissime condizioni attuali, ma ciascuno dovrà svolgere la propria parte: preservare la natura genetica di banca commerciale delle nostre imprese bancarie risponde al bene del Paese".
Ciò significa evoluzione del quadro normativo internazionale e nazionale (regole Basilea 3, Eba, ruolo Agenzie di Rating, e non solo; rimozione  di sfavorevoli divari normativi a livello comunitario; equilibrio tra evoluzione legislativa/regolamentare e costi della compliance per le banche; necessità di più attente analisi di impatto delle normative proposte). Mentre per ciò che compete alle banche: rispondere meglio ai cambiamenti della domanda (più mobile, sofisticata edevoluta); fronteggiare una maggiore competizione  da parte di operatori non bancari; avviare processi di ristrutturazione volti a ridurre i costi e aumentare la produttività. 
Nel frattempo si è arrivati all'accordo con Governo e imprese sullo sblocco dei crediti vantati dai settori produttivi nei confronti della Pubblica Amministrazione e su uno specifico plafond per gli investimenti delle Pmi.
"Venti miliardi a disposizione – ha ricordato Mussari  – per far ripartire l'economia. Dieci miliardi destinati allo smobilizzo dei crediti e altri dieci per gli investimenti delle Pmi. Le banche applicheranno un tasso legato al costo della provvista Bce con uno spread legato al merito creditizio delle aziende. È uno sforzo notevole ma è nella natura dei nostri istituti che operano a sostegno di famiglie e imprese.".
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