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Microcredito: a Milano sempre più richieste per start up di nuove imprese

Il 69% delle domande è per il sociale, il 31% per il credito d'impresa. Tajani: "Una risposta concreta contro la crisi".

Tecnologie
Spese per la casa, la famiglia, la salute, la riduzione di debiti pregressi, lo start up di nuove imprese, le difficoltà economiche di attività commerciali. Sono le principali motivazioni per cui i milanesi chiedono a Fondazione Welfare Ambrosiano di accedere al progetto ‘Microcredito Milano' per ottenere finanziamenti di microcredito sociale e credito d'impresa.
Il 69% delle domande riguardano il microcredito sociale, il 31% il credito d'impresa.

"Grazie al progetto 'Microcredito Milano', sostenuto dalle banche partner ma anche da una solida e diffusa rete di volontari sul territorio, stiamo riuscendo a offrire risposte concrete a persone normalmente ‘non bancabili', ovvero escluse dal circuito del credito ordinario per mancanza di sufficienti garanzie". Lo ha dichiarato l'assessore alle Politiche per il Lavoro e Sviluppo economico Cristina Tajani.
"Dopo l'avvio del progetto sul microcredito - ha proseguito Tajani - insieme agli altri soci di Fondazione, stiamo lavorando a nuovi progetti di mutualismo. Per questo abbiamo già coinvolto enti e associazioni che già lavorano su progetti simili, a cominciare dalla Diocesi. È necessario mettere in rete le diverse iniziative di sostegno e promozione sociale per creare la massa critica necessaria a far uscire Milano dalla crisi, salvaguardando la coesione sociale".
"La nostra iniziativa - ha sottolineato Romano Guerinoni, direttore della Fondazione Welfare ambrosiano - oltre al sostegno economico offre alle persone un luogo dove è possibile non sentirsi soli nelle difficoltà".
Il 47% delle richieste interessa le start up. Si tratta prevalentemente di esercizi commerciali (colorifici, fruttivendoli, sartorie, rivenditori di ricambi moto, rivenditori di computer) o di società di servizi (siti web, pony express, asili nido, agenzie fotografiche). Il 18% sono richieste per difficoltà economiche legate all'attività, il 20% dei casi sono richieste la cui motivazione è ancora sconosciuta in quanto appena depositate. Il 49% del credito sociale riguarda finanziamenti tra i 2.000 e i 5.000 euro, il 71% al di sotto degli 11.000 euro.
Il 77% delle domande per il credito d'impresa viene concesso a italiani, 23% a stranieri.

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