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Panasonic: i cambiamenti atmosferici? Compromettono anche le tecnologie

Panasonic illustra i danni causati dagli ultimi cambiamenti atmosferici (gelo in testa) alle tecnologie di uso comune, in particolare ai sistemi di videosorveglianza.

Tecnologie
Che i cambiamenti atmosferici degli ultimi tempi, dal caldo africano al freddo polare, mettessero a dura prova le tecnologie su cui siamo abituati a fare affidamento, era prevedibile. Ma che intere regioni italiane potessero rimanere completamente isolate nella morsa della recente ondata di freddo siberiano, è una notizia per nulla rassicurante circa la capacità delle infrastrutture di sopportare fenomeni climatici di straordinaria, ma sempre più frequente, intensità. 
Questo l'argomento al centro di una recente analisi di Panasonic
Tra i settori tecnologici che hanno dovuto pagare lo scotto di queste calamità naturali non è rimasto escluso nemmeno il comparto della videosorveglianza, come accertato da alcuni episodi recenti.
Infatti, è proprio di pochi giorni fa la notizia relativa al comune di Legnano, in provincia di Milano: cinque delle venti telecamere che vigilano sulle zone sensibili del centro storico della cittadina si sono irrimediabilmente danneggiate a causa della neve e delle basse temperature, lasciando intere aree non monitorate dai sistemi di videosorveglianza.
Ha fatto notizia anche il caso dello stadio Mario Rigamonti di Brescia: all'inizio di febbraio il gelo ha compromesso le funzionalità di una parte dell'impianto di vigilanza, non consentendo il normale svolgimento dell'incontro calcistico Brescia-Torino.   
Questi due esempi recenti invitano ad una riflessione legata all'adeguamento delle tecnologie e alla garanzia di funzionalità in casi atmosferici estremi. Oggi esistono già in commercio sistemi di videosorveglianza in grado di resistere a temperature straordinarie, evitando così la compromissione e la discontinuità  del controllo delle aree monitorate. Queste valutazioni mettono i produttori di soluzioni per la videosorveglianza nella condizione di dover riesaminare, almeno in parte, gli standard di resistenza delle proprie tecnologie.
Come sottolinea Antonella Sciortino, Product Manager di Pro Camera Solution Business Unit di Panasonic System Communications Company Europe: "nonostante il mercato della security richieda prodotti sempre più avanzati dal  punto di vista delle funzionalità "intelligenti", non bisogna dimenticare che uno dei presupposti fondamentali per questo tipo di soluzioni è la resistenza di queste tecnologie agli agenti atmosferici. Le telecamere installate devono fare bene in loro lavoro in qualsiasi circostanza. Dato il nuovo panorama, la progettazione e produzione di questi sistemi dovranno sempre tenere conto di situazioni o ambienti che possono rapidamente trasformarsi da normali a sfavorevoli. Da tempo Panasonic ha già inserito nella propria gamma prodotti di comprovata sicurezza, capaci di resistere a notevoli sollecitazioni dal punto di vista ambientale e strutturale, come ad esempio la nuova telecamera Dome di rete WV-SW396, totalmente isolata da polvere, acqua e altri potenziali agenti dannosi, che sopporta temperature estreme arrivando a lavorare anche a -50° o a + 50° "
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