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Liberalizzazioni, le richieste di Rete Imprese Italia

Nel corso di un'audizione al Senato, Rete Imprese Italia ha detto la sua sulle liberalizzazioni: "fondamentale che si facciano scelte capaci di incidere su nodi strategici per la crescita".

Tecnologie
Il processo delle liberalizzazioni deve procedere su tempi rapidi a beneficio dei cittadini e delle imprese, intervenendo sui nodi strategici per la crescita economica e sociale.
È questa la posizione espressa da una delegazione di Rete Imprese Italia, guidata dal presidente Marco Venturi, nel corso dell'audizione sul decreto legge sulle liberalizzazioni presso la Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato.  
"Ci aspettiamo una riduzione dei costi e delle tariffe dei servizi pubblici e privati e la creazione di nuove opportunità di mercato attraverso l'arretramento di posizioni monopolistiche ed oligopolistiche. Bisogna anche accelerare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni" ha dichiarato Venturi.
Per Rete Imprese Italia è importante, in particolare, dare impulso al processo di liberalizzazione dei mercati in cui è ancora forte la presenza pubblica attraverso le autorità indipendenti per garantire imparzialità, parità di trattamento e certezza della regolazione.
Del resto - osserva Rete Imprese Italia - il settore manifatturiero e i servizi di mercato sono settori in cui le barriere protezionistiche sono ormai del tutto assenti. Ben diversa la situazione di altri comparti quali le utilities, le professioni, il credito e le assicurazioni che presentano più consistenti barriere all'entrata di nuovi soggetti.
Rete Imprese Italia ha chiesto di rafforzare le misure del provvedimento che riguardano le disposizioni in materia di separazione proprietaria (Eni-Snam).
Valutazioni negative, invece, sulla disciplina introdotta in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari.
Inoltre sono state avanzate proposte sulla liberalizzazione della distribuzione dei carburanti, del credito (ambito nel quale si chiede un maggior ruolo per i Confidi), della riduzione delle commissioni bancarie e di modificare la norma sul risarcimento Rc Auto, che penalizza i consumatori e le imprese di carrozzeria.
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