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Expo 2015, l'Italia impara dalla Cina

L'incontro Italia-Cina ha aperto il seminario "Come promuovere Expo 2015 presso la business community internazionale?". L'obiettivo è definire una strategia per coinvolgere nel progetto Expo 2015 le aziende internazionali più rilevanti.

Tecnologie
Giovedì 26 a Milano si è tenuto l'incontro "Italia-Cina: ospitare e partecipare alle Esposizioni Universali del XXI secolo" che ha aperto il seminario "Come promuovere Expo 2015 presso la business community internazionale?".
L'evento, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e dalla società Expo 2015 Spa in collaborazione con Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), si è articolato in due giorni di lavoro, alla presenza dei Capi degli Uffici Commerciali delle Ambasciate italiane dei Paesi prioritari per Expo Milano 2015.
L'obiettivo è definire una strategia comune per coinvolgere nel progetto dell'Esposizione Universale le aziende internazionali più rilevanti.
In particolare, l'incontro con importanti funzionari cinesi ha permesso agli organizzatori italiani di confrontarsi con un paese reduce del successo di Expo Shanghai 2010 e che sarà uno dei più importanti partecipanti all'esposizione internazionale.  
Hanno preso la parola l'Ambasciatore italiano in Cina Attilio Massimo Iannucci, la Presidente dell'Associazione imprese cinesi in Italia Jiang Shangying, il Capo Ufficio di Rappresentanza della Cina nella Repubblica Italiana Zhao Qiusheng e Suping Huang, consulente e mediatrice di sicurezza alimentare per Confcommercio Milano.
Hanno partecipato al dibattito anche il vice presidente esecutivo e direttore dell'Ispi Paolo Magri, l'amministratore delegato di Expo 2015 Spa Giuseppe Sala, il direttore centrale per la promozione del sistema paese del Ministero degli Affari Esteri Inigo Lambertini e Cesare Romiti, presidente della Fondazione Italia Cina.
"Il Centro Studi per l'Impresa della Fondazione Italia Cina (CeSIF) – ha spiegato Cesare Romiti – ha elaborato le statistiche sulla crescita del turismo cinese nel mondo ed ha calcolato un tasso medio annuo composto di crescita del 15% circa tra il 1994 (6 milioni circa di turisti) ed il 2010 (56 milioni circa). Si prevedono a questo tasso di crescita circa 65 milioni di turisti outbound nel 2011 e 112 milioni nel 2015 anno dell'Expo di Milano. Nel 2015, considerata l'attuale distribuzione di turisti cinesi nel mondo, in Italia potrebbero arrivare quasi 2 milioni di visitatori cinesi nell'arco dell'anno. Come noto, Milano è già tra le città più visitate in Italia e l'Expo potrà sicuramente rappresentare un polo d'attrazione ulteriore per un turismo che già è tra i più ricchi".
"Expo Milano 2015 offre importanti possibilità di sviluppo e business sia per le aziende italiane sia per quelle straniere. Stamattina abbiamo ascoltato quali opportunità vedono diverse realtà cinesi nell'Esposizione Universale di Milano e credo siano spunti utili per far sì che queste occasioni si trasformino in un reale successo per tutti – ha dichiarato Giuseppe Sala -. È necessario fare rete con i Paesi aderenti e con le loro aziende per realizzare un'Expo del XXI secolo, innovativa. È questo lo spirito del seminario di oggi. Nell'organizzare l'esposizione di Milano non possiamo prescindere dal guardare a Expo Shanghai 2010, che ha dato un segnale di discontinuità con il passato. Con il suo record di presenze l'evento cinese ha ricordato quanto possa essere attrattiva e grandiosa l'Esposizione Universale. La manifestazione che Milano ospiterà tra tre anni a Milano sarà differente, ma comunque estremamente attrattiva e innovativa. Inviterà a riflettere sul tema della nutrizione e dell'alimentazione, senza dimenticare la tradizione e le eccellenze enogastronomiche, tecniche e scientifiche di ogni singolo Paese".
"Come Ispi siamo particolarmente lieti di collaborare con l'Expo, intesa come ulteriore strumento di internazionalizzazione di Milano e di tutto il nostro Paese, in un momento in cui l'internazionalizzazione è uno dei fattori cruciali per il rilancio non solo della nostra economia, ma anche della nostra immagine all'estero – ha affermato Paolo Magri –. L'incontro di oggi, tenutosi presso il nostro Istituto, prosegue quindi l'impegno dell'ISPI a supporto delle relazioni internazionali di Expo, oltre alla nostra tradizionale attenzione per un Paese come la Cina, a cui dedicheremo anche quest'anno un'importante conferenza focalizzata proprio sui rapporti bilaterali con l'Italia".
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