Google ha acquisito altri 217 brevetti di proprietà di Ibm: l'obiettivo sarebbe difendere il proprio sistema operativo Android da attacchi legali di aziende concorrenti.
Dopo le indiscrezioni di stampa circolate negli scorsi giorni, ora è arrivata la conferma ufficiale da parte del Patent and Trademark Office statunitense: Google ha appena acquisito altri 217 brevetti da Ibm.
L'operazione si somma agli oltre mille brevetti già acquistati da BigG dal colosso del software nel corso dell'estate 2011.
L'obiettivo di Google, secondo molti osservatori del mondo tecnologico, è "blindare" il proprio sistema operativo Android, impadronendosi di patenti sulle tecnologie relative per difendersi da eventuali attacchi legali della concorrenza.
I brevetti in questione, dei quali 188 sono già riconosciuti a Ibm e 29 ancora pendenti, riguardano differenti importanti tecnologie, dai blade server a sistemi di amministrazione dell'e-mail, passando per passare software di data caching, server di bilanciamento di carico e tecniche di gestione delle prestazioni di rete.
Le tecnologie di Ibm potranno aiutare Google a sviluppare nuovi prodotti, soprattutto nell'ambito dei sistemi operativi mobili, nell'eterna lotta con Apple.
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