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Imprese e mafia, Unimpresa lancia osservatorio sulla legalità

Unimpresa promuove un Osservatorio permanente sulla legalità con l'obiettivo di indagare e prevenire le infiltrazioni mafiose nelle Pmi italiane.

Tecnologie
Un Osservatorio permanente sulla legalità costituito da accademici, magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine, attivo sull'intero territorio nazionale con l'obiettivo di proporsi quale interlocutore delle istituzioni e dello stesso legislatore.
L'iniziativa, promossa da Unimpresa, è stata presentata dal presidente nazionale, Paolo Longobardi, nel corso del convegno sul tema "Nelle sabbie mobili dell'illegalità. Quale futuro per le pmi?" svoltosi a Palermo.
"Da anni Unimpresa è impegnata nell'analisi sui comportamenti illegali e sul loro impatto nella vita del Paese – ha spiegato Longobardi – Con l'Osservatorio vogliamo offrire uno strumento operativo attraverso seminari, studi, ricerche, incontri con i giovani. La sfida che abbiamo davanti è quella di riuscire a dare risposte sul terreno della prevenzione e del contrasto. Legalità e sviluppo vanno insieme, come risorse per la coesione e la competitività dei territori, come capitale sociale delle comunità, come fattori di produzione dei sistemi economici. Ringrazio per la collaborazione la federazione regionale Unimpresa Sicilia, e Unimpresa Provinciale Palermo, presieduta da Michele Sanfilippo".
Nel corso dei lavori – ai quali hanno parte Gaetano Armao, assessore all'Economia della Regione Sicilia, Saverio Capolupo, comandante interregionale Sicilia sud occidentale della Guardia di Finanza, Maurizio De Lucia, magistrato della Direzione Nazionale Antimafia, Giuseppe De Lucia Lumeno, segretario generale dell'Associazione Nazionale Banche Popolari, Gaspare Sturzo, componente del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo e Sergio Maria Battaglia, componente del Centro Studi e Ricerche di Unimpresa – è stato presentato il volume di Luigi Scipione, dal titolo "I costi dell'illegalità̀ e la lotta alla criminalità organizzata", edito da Unimpresa.
Ad incalzare i relatori con le loro domande, gli studenti degli istituti tecnici Luigi Sturzo di Bagheria e Francesco Crispi di Palermo, ai quali il presidente nazionale di Unimpresa si è rivolto auspicando loro di "divenire portatori sani di imprenditoria".
Al termine dell'incontro, gli ospiti hanno partecipato a "Il Gusto della Legalità", con degustazioni di pietanze realizzate con materie prime coltivate su terreni confiscati alle mafie. Un evento ideato dall'associazione Slow Sud con la collaborazione di Terre Libere, cooperativa Fondo Sturzo, progetto Policoro e il ristorante Il Ghiottone Raffinato di Palermo e destinato a divenire un brand per la promozione delle imprese sociali.
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