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LaMiaImpresaOnLine segnalata all'Antitrust

Assoprovider lamenta l'anticoncorrenzialità del servizio offerto alle imprese da Google in partnership con PosteItaliane, Register.it e Seat Paginegialle: esso rappresenterebbe un abuso di posizione dominante e un'intesa restrittiva della concorrenza.

Tecnologie
LaMiaImpresaOnLine lede la libera concorrenza all'interno del mercato internet? A scagliarsi contro il servizio è Assoprovider, che ne ha segnalato la presunta anticoncorrenzialità all'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato
Il progetto LaMiaImpresaOnLine, lanciato nel maggio del 2011 e promosso da Google in partnership con PosteItaliane, Register.it e Seat Paginegialle, si rivolge a tutte le imprese italiane con l'offerta di un sito internet gratuito per 1 anno, implementato da diversi servizi anch'essi gratuiti o in convenzione forniti dai vari partner. 
Per Assoprovider è necessario da parte dell'Antitrust un accertamento sul servizio al fine di verificare la sussistenza della violazione degli articoli 2 e 3 della legge n° 287/1990 (abuso di posizione dominante e intesa restrittiva della concorrenza).
Secondo Assoprovider "non vi sono dubbi che il progetto in questione sia perfettamente in grado, come minimo, di alterare la libera concorrenza fra imprese, senza eliminarla forse, ma certamente limitandola fortemente. Viene impedita infatti l'entrata di potenziali concorrenti, e provocata l'uscita di quelli attuali mettendo a repentaglio la sopravvivenza stessa di un'intera categoria professionale (web agencies-web designer), oltre a quella di altre categorie connesse". E' facile comprendere come la "gratuità" dell'offerta sia determinante per chi, privo del peso di mercato di Google, Seat, Register.it e PosteItaliane, non può permettersi di attivare una simile pratica commerciale.
Per quanto riguarda l'abuso di posizione dominante, poi, per Seat "non si può negare la posizione di leadership nel proprio mercato di riferimento". Per quanto riguarda Google, prosegue Assoprovider, "l'abuso di posizione dominante è ancora più preoccupante se si considera che la percentuale di utilizzo di Google in Italia come motore di ricerca è del 92% - in Europa è addirittura al 95%".
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