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Cgia Mestre, il contributo di solidarietà colpirà il nord

Sarà soprattutto il nord Italia ad essere colpito dal contributo di solidarietà decretato dalla Manovra: al nord risiede infatti il 61,71% dei soggetti con reddito superiore ai 90 mila euro. La Lombardia regione con più "super-ricchi".

Tecnologie
Il contributo di solidarietà colpirà soprattutto il Nord Italia. Ad affermarlo è la Cgia di Mestre, sulla base di alcune valutazioni: a fronte di poco meno di 500.000 soggetti Irpef che dichiarano un reddito superiore ai 90.000 euro, il 61,71% risiede al Nord, il 22,72% al Centro e il 15,57% al Sud.
La Cgia è giunta a questo risultato analizzando gli ultimi dati disponibili del Ministero delle Finanze relativi alla distribuzione regionale di questi contribuenti (dichiarazione dei redditi anno 2008).
La Regione che presenta il numero assoluto più elevato di "super-ricchi" è la Lombardia, con 132.316 persone fisiche che dichiarano più di 90.000 euro. Segue il Lazio (64.077 contribuenti), l'Emilia Romagna (46.755) e, appena fuori dal podio, il Veneto (46.372).
Le realtà territoriali che, invece, presentano un basso numero di soggetti Irpef interessati dal "contributo di solidarietà" sono la Basilicata (1.904 contribuenti), il Molise (1.287) e la Valle d'Aosta (1.178). 
"Quando la casa brucia – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre – bisogna intervenire con qualsiasi mezzo per spegnere l'incendio. In linea teorica, quindi, è giusto che in questa situazione drammatica ai contribuenti più ricchi si chieda uno sforzo fiscale maggiore. Tuttavia, con questa misura vengono colpite le persone fisiche già conosciute al fisco e che già oggi versano allo Stato una pressione fiscale reale ben superiore al 50%. Mentre chi è completamente sconosciuto al fisco ancora una volta la fa franca, in barba a qualsiasi principio di equità e giustizia sociale". 
Stando ai dati presenti nella Relazione Tecnica allegata alla Manovra correttiva di Ferragosto, il gettito complessivo del "contributo di solidarietà" relativo al triennio 2012-2014, dovrebbe aggirarsi sui 3,8 miliardi di euro.
In virtù della distribuzione dei contribuenti interessati da questa misura, la Regione più "generosa" verso l'Erario sarà la Lombardia, con quasi 780 milioni di euro (pari al 20,43% del totale). Segue il Lazio, con 389 milioni di euro (pari al 10,19% del totale) e il Veneto, con 343,6 milioni di euro (pari al 9%).
A livello di macro area, invece, il Nord verserà il 54,59% del gettito totale (pari a 2,08 miliardi di euro), il Centro il 21,12% (pari a 806,3 milioni di euro) e il Sud 927,1 milioni di euro (pari a 24,29%). "E' chiaro – conclude Bortolussi – che il maggior peso fiscale a carico dei contribuenti del Nord è dovuto al fatto che i livelli di reddito più elevati si concentrano proprio in quest'area".
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