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Semplificazione, meno burocrazia per le Pmi in materia ambientale

Il consiglio dei ministri ha approvato il regolamento di semplificazione in materia ambientale: più tutele e meno burocrazia, con un risparmio stimato per le Pmi di 800 milioni di euro all'anno.

Tecnologie
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il regolamento di semplificazione in materia ambientale che assicura maggiori tutele e meno burocrazia per le piccole e medie imprese, con un risparmio stimato di 800 milioni di euro all'anno.
Il provvedimento - fortemente voluto dal ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta e da lui proposto insieme ai colleghi Roberto Calderoli, Stefania Prestigiacomo e Paolo Romani - è stato studiato in collaborazione con le associazioni imprenditoriali e le amministrazioni interessate e rappresenta un nuovo modo di fare semplificazione.
Sulla base del principio di proporzionalità gli adempimenti amministrativi vengono diversificati in relazione alla dimensione, al settore in cui opera l'impresa e all'effettiva esigenza di tutela degli interessi pubblici (in linea con lo "Small Business Act" adottato a livello comunitario).
Le semplificazioni approvate introducono novità significative in materia di autorizzazione allo scarico di acque reflue e di documentazione di impatto acustico.
Per quanto riguarda gli scarichi di acque viene introdotta l'autocertificazione dei rinnovi delle autorizzazioni se nel frattempo non sono intervenute modifiche. Inoltre, le imprese con scarichi provenienti esclusivamente da servizi igienici, cucine e mense vengono trattate allo stesso modo di un'abitazione o di un condominio. Viene altresì individuato un elenco di attività i cui scarichi possono essere trattati come quelli domestici (alberghi, ristoranti, panetterie, uffici, banche, ecc.). Questo elenco vale solo per le Regioni che non abbiano già provveduto autonomamente in tal senso.
Per quanto riguarda invece la documentazione di impatto acustico, un milione e mezzo di imprese con attività poco rumorose (vendita al dettaglio, parrucchieri, palestre, vari tipi di laboratori artigianali, ecc.) sono esentate dall'obbligo di presentare la documentazione fin qui prevista. Per tutte le altre attività viene resa effettivamente percorribile la strada dell'autocertificazione. Fanno eccezione le attività rumorose che superano i limiti stabiliti dai Comuni e per le quali sarà necessaria la documentazione di un tecnico abilitato.
Il ministro Brunetta esprime la sua "grande soddisfazione per l'approvazione definitiva di questo provvedimento. Il regolamento di semplificazione in materia ambientale, insieme a quello sulla prevenzione incendi approvato lo scorso 22 luglio dal Consiglio dei Ministri, completa infatti il pacchetto di interventi di semplificazione contenuti nel "Decreto sviluppo" (decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011) in materia di privacy, appalti, edilizia, trasparenza e certezza degli adempimenti ed estensione della misurazione e riduzione degli oneri amministrativi alle Regioni e agli Enti locali. Si tratta di misure a 'costo zero', che contribuiscono alla crescita attraverso la riduzione della pressione regolatoria dello Stato. È un ulteriore tassello dell'attuazione delle previsioni del Documento di Economia e Finanza, che assegna un ruolo strategico alla semplificazione e alla riduzione degli oneri nell'ambito delle politiche per la crescita del Paese".

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