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Mediazione, 5 mila richieste alle Camere di commercio nei primi due mesi

Nei primi due mesi della riforma, sono già oltre 5 mila le richieste conciliazione ricevute dalle Camere di Commercio. Già definito il 43% delle istanze, 155 mila euro il valore delle controversie tra imprese.

Tecnologie
In poco più di due mesi di operatività della riforma, le 105 Camere di commercio hanno ricevuto oltre 5mila richieste di conciliazione.
In particolare, dal 21 marzo al 31 maggio 2011, le 75 Camere già iscritte al Registro degli Organismi di mediazione del Ministero della Giustizia ne hanno gestite quasi 4mila, il 76% delle quali in materie per cui è ora prevista l'obbligatorietà.
Complessivamente, i procedimenti già definiti risultano 1.633, pari al 43% delle mediazioni depositate presso gli Organismi camerali riconosciuti, e nel 20% dei casi si è raggiunto un accordo soddisfacente per entrambe le parti.  
"La mediazione civile sta appena cominciando a dimostrare le sue potenzialità di strumento rapido, economico ed efficace di giustizia alternativa nei rapporti tra le imprese. E' un passo nella giusta direzione". Così il vice presidente di Unioncamere, Costantino Capone, ha commentato i dati elaborati da Unioncamere e messi a disposizione della commissione Giustizia del Senato. "Siamo solo all'inizio di una rivoluzione silenziosa e pacifica che potrà liberare risorse preziose per lo sviluppo del Paese – ha aggiunto il vice presidente di Unioncamere – e, sebbene la legge ponga un limite massimo di 4 mesi per concludere la procedura, ben il 43% di quelle avviate si sono già definite e, di queste, nel 20% dei casi con un accordo ritenuto soddisfacente dalle parti. In alcune Camere, il tasso di conclusione positiva è addirittura superiore al 50%. Ci aspettiamo – ha detto ancora Capone - che la mediazione obbligatoria potrà dare già entro l'anno un contributo visibile di alleggerimento del lavoro dei tribunali e, soprattutto, dei costi e dei tempi dei contenziosi per le imprese."  
"Costi e lunghezza eccessiva delle controversie – ha ricordato Capone - rendono le imprese italiane meno competitive rispetto a quelle dei paesi nostri concorrenti e allontanano gli investitori dai nostri confini. Le Camere di commercio hanno sempre creduto nei benefici della giustizia alternativa e in questi ultimi dieci anni hanno investito sulle regole, sulla formazione e sulla promozione della cultura della conciliazione".  
In particolare, secondo i dati del monitoraggio di Unioncamere relativo alle mediazioni gestite dalle Camere di commercio iscritte nel Registro degli Organismi di mediazione del Ministero della Giustizia nel periodo, dal 21 marzo al 31 maggio 2011, le mediazioni obbligatorie tra imprese si sono concluse mediamente in 66 giorni. Quelle relative a rapporti di consumo ne hanno invece richiesti, sempre mediamente, 64.
Il valore medio nei due casi è stato, rispettivamente, di circa 155.000,00 euro nelle procedure tra imprese e di 23.000,00 euro circa in quelle aventi per oggetto controversie in materia di consumo.
Delle 3.832 mediazioni gestite dagli Organismi camerali, il 33%  si è svolto nel Nord-Est, il 27%  nel Nord-Ovest, il 25% nel Centro e il 15% nelle regioni del Sud e nelle Isole.
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