▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Trend Micro, il 43% delle imprese ha problemi di sicurezza cloud

Una ricerca di Trend Micro mette in luce ancora molte incertezze delle aziende sul cloud computing. Il 43% delle imprese intervistate ha riferito problemi di sicurezza con i rispettivi Cloud Service Provider, e i principali ostacoli verso queste nuove tecnologie sono le preoccupazioni nei confronti della sicurezza dei dati (50%) e delle performance e disponibilità del servizio (48%).

Tecnologie
Gran parte delle aziende nutre ancora apprensione nei confronti dell'adozione del cloud computing. A testimoniarlo è l'ultimo studio realizzato da Trend Micro, che mette inoltre in evidenza come le motivazioni siano più che valide: la metà circa (43%) dei decisori IT ha infatti riferito di aver incontrato negli ultimi 12 mesi problemi di sicurezza con i rispettivi cloud provider.  
La ricerca, condotta a livello globale, ha coinvolto 1.200 decision maker IT di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Canada, India e Giappone, svelando le incertezze e le preoccupazioni che caratterizzano il passaggio verso il cloud.
In generale lo studio ha confermato come il mondo delle aziende stia abbracciando questa tecnologia con grande vivacità e velocità, dando vita a una importante quantità di nuovi deployment. Poco più del 10% ha affermato di fruire già di progetti in questo ambito, mentre circa la metà ha ammesso di trovarsi nella fase implementativa o pilota di nuove applicazioni cloud.    
Nonostante la crescente popolarità di questa tecnologia nella maggior parte dei Paesi, restano numerose le imprese che nutrono dubbi e confusione a riguardo, incerte rispetto a cosa siano realmente i servizi di cloud computing.
Di fronte a un elenco di questi servizi il 93% degli intervistati ha affermato di avere già all'attivo almeno un progetto. Il 7% di questi ha rivelato però che la propria azienda non ha in programma alcun deployment in questo ambito, un dato che quindi risulta alquanto contraddittorio.  
Se è vero che la sicurezza costituisce il principale ostacolo all'adozione del cloud, è altrettanto vero che esistono altri due elementi che le imprese considerano vitali: performance e disponibilità. Lo studio ha rivelato come le principali barriere al passaggio verso il cloud computing consistano nel 50% dei casi in preoccupazioni nei confronti della sicurezza dei dati, e nel 48% in preoccupazioni nei confronti delle performance e della disponibilità del servizio.  
Quando si parla di salvaguardia dei dati presenti nel cloud le imprese pensano alla crittografia: l'85% degli intervistati ha confermato di utilizzare tecniche di cifratura per le informazioni residenti all'interno del cloud. Inoltre, oltre la metà ha asserito di essere incline a prendere in considerazione il supporto di un cloud provider laddove venisse fornito anche un servizio di cifratura dei dati archiviati. Ciò nonostante, le tecniche attualmente più usate a livello cloud per la gestione delle chiavi crittografiche risultano vulnerabili.  
In questo contesto, Trend Micro presenta la propria piattaforma di sicurezza SecureCloud: introdotta per la prima volta lo scorso anno, la piattaforma sfrutta la tecnologia di gestione delle chiavi basata su policy, con funzioni di crittografia standard che garantiscono il controllo dei dati archiviati in cloud pubblici, ibridi o privati. La piattaforma è concepita per minimizzare i rischi legati alla sicurezza, alla privacy e alla conformità tipicamente riscontrati in azioni di deployment all'interno degli ambienti di cloud computing.  
Trend Micro ha investito significativamente in un'offerta di soluzioni per la protezione multi-layer di ambienti cloud e virtuali sviluppata con l'intento di garantire alle imprese un passaggio sicuro verso il cloud.  
Oltre a SecureCloud, Trend Micro Deep Security protegge dai furti di dati, dalle interruzioni di servizio e dalle violazioni alla conformità grazie a un set completo di funzioni per la sicurezza del server appositamente progettate per i moderni datacenter virtualizzati. L'ultimissima versione di Deep Security integra funzioni antimalware agentless e analisi basata su virtualizzazione, sfruttando le più recenti API di VMware per un maggiore grado di conformità e un superiore grado di protezione sul lato server.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter