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Commissione UE, ecco le raccomandazioni all'Italia su crescita e occupazione

La Commissione Europea ha reso note le proprie raccomandazioni agli stati membri dell'Unione. Per l'Italia si richiede l'attuazione del risanamento di bilancio e la lotta alla segmentazione del lavoro.

Tecnologie
La Commissione Europea ha adottato 27 serie di raccomandazioni specifiche per paese (oltre a un documento sull'area dell'euro nel suo complesso) per aiutare gli Stati membri a formulare le loro politiche economiche e sociali in modo da tener fede agli impegni assunti su crescita, occupazione e finanze pubbliche.
All'inizio del 2011 gli Stati membri e la Commissione avevano fissato 10 priorità per far fronte alla crisi finanziaria e creare le condizioni per un'economia più sostenibile. Alla luce della situazione specifica di ciascun paese, oggi la Commissione ha raccomandato misure mirate per ogni Stato membro.
Ciò dovrebbe aiutare i singoli Stati a concentrarsi nei prossimi 12-18 mesi sulle leve strategiche, stimolando in tal modo l'economia UE nel suo complesso.
All'Italia, in particolare, la Commissione raccomanda di: 
1) Attuare il previsto risanamento di bilancio nel 2011 e nel 2012 al fine di garantire la correzione del disavanzo eccessivo. Sfruttare appieno un eventuale andamento del bilancio migliore del previsto ai fini della riduzione più rapida del disavanzo e dell'indebitamento e rimanere pronti a prevenire scostamenti nell'esecuzione del bilancio. Sostenere gli obiettivi per il 2013-14 tramite il varo di misure concrete entro ottobre 2011, come previsto dal nuovo quadro di bilancio pluriennale. Rafforzare il quadro introducendo massimali di spesa vincolanti e migliorando il controllo su tutti i sottosettori delle pubbliche amministrazioni.
2) Varare misure volte a lottare contro la segmentazione del mercato del lavoro, tramite la revisione di determinati aspetti della legislazione in materia di protezione dell'occupazione e una riforma complessiva del sistema di indennità di disoccupazione, attualmente frammentato. Incentivare gli sforzi per combattere il lavoro sommerso. In aggiunta, prendere misure per la promozione di una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, rafforzando la disponibilità di strutture di custodia per i bambini  in tutto il paese e garantendo - senza gravare sul bilancio - incentivi finanziari  al secondo membro della coppia per facilitare l'esercizio di un'occupazione.
3) Sulla base della legge del 2009 relativa alla riforma del quadro della contrattazione collettiva,  e in consultazione con le parti sociali conformemente alle prassi nazionali, intraprendere iniziative per assicurare che la crescita dei salari rispecchi più efficacemente gli sviluppi in termini di produttività nonché le condizioni locali e a livello d'impresa.
4) Introdurre misure volte ad aprire ulteriormente alla concorrenza il settore dei servizi, segnatamente nel settore dei servizi professionali. Adottare la legge annuale sulla concorrenza durante il 2011, tenendo conto delle raccomandazioni presentate dall'autorità antitrust. Ridurre la durata delle procedure di applicazione del diritto contrattuale. Prendere misure volte a promuovere l'accesso delle Pmi ai mercati dei capitali eliminando gli ostacoli normativi e riducendo i costi.
5) Migliorare le condizioni-quadro per gli investimenti del settore privato nella ricerca e nell'innovazione tramite l'estensione degli attuali incentivi fiscali, il miglioramento delle condizioni per i capitali di rischio e il sostegno a procedure innovative per gli appalti.
6) Intraprendere iniziative per accelerare le spese volte a promuovere la crescita cofinanziate dai fondi della politica di coesione, al fine di ridurre le persistenti disparità fra le regioni migliorando la capacità amministrativa e la governance politica. Rispettare gli impegni presi nel quadro di riferimento strategico riguardo all'entità delle risorse e alla qualità della spesa.
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