Migliora il rapporto con le banche, peggiora quello con la clientela mentre segnali di ripresa giungono da occupazione e fatturato. Questa, in estrema sintesi, la fotografia delle medie imprese industriali del Nord-Ovest, scattata da Unioncamere e Mediobanca nel suo ultimo rapporto. "Per rendere il modello organizzativo delle medie imprese ancora più robusto – ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - sono necessarie politiche incisive per offrire servizi di qualità, infrastrutture materiali e immateriali, un fisco più equo. Sarebbe opportuno allineare la tassazione a quella dei concorrenti europei e ridurre il peso della burocrazia sulle aziende che esportano". Dallo studio emerge un accesso al credito in miglioramento, ma un allungamento del tempo dei pagamenti da parte della clientela. L'indagine su un campione rappresentativo di medie imprese industriali del Nord Ovest, mostra che nel 2011 il 66,8% di questa tipologia aziendale prevede un aumento del fatturato (era il 27,9% nel 2010) ed il 59,7% un incremento della produzione (era il 26,1% lo scorso anno). Le medie imprese hanno ulteriormente accresciuto la propensione all'export, tanto che la quota di aziende esportatrici è passata dall'88% del 2009 al 94% del 2010 e si prevede rimarrà su questo livello anche per il 2011; per quest'anno prevale la convinzione che le vendite all'estero cresceranno a buon ritmo (lo prevede il 60,0%) ma, allo stesso tempo, riprenderà vigore anche il mercato domestico (è quanto si attende il 46,4% di questa tipologia di impresa). In miglioramento il supporto agli investimenti che arriva dal sistema bancario (la percentuale di imprese di media dimensione del Nord Ovest che ha evidenziato difficoltà di accesso al credito nel 2010 si è ridotta al 19,7% contro il 21,7% del 2009), tuttavia il 40% delle aziende monitorate segnala un peggioramento dei tempi di pagamento dei clienti: solo il 13% vede infatti i propri crediti saldati entro 60 giorni, mentre il 43% riceve quanto le spetta oltre i 90 giorni, tanto che il 23% ha chiesto e ottenuto una moratoria dei debiti. Segnali di recupero anche sul fronte occupazionale: il 30,5% delle medie imprese del Nord Ovest ha ricominciato lo scorso anno ad espandere la propria base occupazionale, riducendo progressivamente il ricorso agli ammortizzatori sociali. E per dare un'ulteriore iniezione di "qualità" alle proprie produzioni, queste imprese hanno puntato principalmente su assunzioni qualificate di professioni tecniche (tecnici dei rapporti con i mercati, dell'amministrazione e dell'organizzazione, delle scienze ingegneristiche, specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie) e su operai specializzati (meccanici e manutentori di macchinari, addetti all'assemblaggio e al confezionamento di prodotti industriali, conduttori di macchinari per la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche). Questo processo di innalzamento qualitativo del personale e di riorganizzazione interna ha portato il 21% delle medie aziende a maturare l'intenzione di riportare all'interno fasi di lavorazione prima affidate all'esterno, e un ulteriore 83% ha intenzione di concentrarsi maggiormente su attività strategiche di sviluppo dei prodotti.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita.
Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News!
Seguici
Abbonati alla rivista ImpresaCity Magazine e ricevi la tua copia.