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Cgil, riesplode la cassa integrazione

La Cgil lancia l'allarme: la cassa integrazione a marzo è cresciuta del +45,1% rispetto a febbraio, con incrementi rilevanti per la cassa straordinaria e per quella in deroga.

Tecnologie
Il ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese cala o cresce? Su questo argomento sono molte le voci che si rincorrono, portando di volta in volta dati e opinioni a favore dell'una o dell'altra ipotesi. Se l'Inps parla nei suoi ultimi rapporti di una crescita congiunturale "fisiologica" nei primi mesi dell'anno, ma di un significativo calo su base annuale, la Cgil risponde parlando di una cassa integrazione "riesplosa" a marzo. 
Lo scorso mese, afferma il sindacato rielaborando i dati dello stesso Inps, la cig ha registrato un aumento su febbraio del +45,1% per un monte ore complessivo di 102.475.610, con incrementi rilevanti per la cassa straordinaria e per quella in deroga
Ore che hanno coinvolto più di 455 mila lavoratori (con oltre 150 mila in cassa in deroga), che nei soli primi tre mesi dell'anno hanno già perso circa 895 milioni di euro, pari a circa 2 mila euro in meno in busta paga.
Nel dettaglio dell'analisi della Cgil, il ricorso alla cassa integrazione ordinaria (cigo) rimbalza a marzo per un monte ore pari a 23.225.957, segnando così una crescita sul mese precedente del +21,1%. Per i primi tre mesi dell'anno il totale di ore di cigo accumulate è di 60.718.219 con variazione negativa sullo stesso periodo del 2010 del -48,4%. 
Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria (cigs) le ore registrate a marzo sono 42.363.112 in significativa crescita rispetto al mese precedente (+45,4%). Quanto al primo trimestre del 2011 la riduzione tendenziale è del -13,3% per un totale di 95.298.079.
Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) segna aumenti sia congiunturali che tendenziali. Con le sue 36.886.541 di ore di marzo la crescita sul mese precedente è del +65,2%, così come è in aumento anche rispetto a marzo 2010 del +35,4%.
Gli aumenti più gravi da riportare, anno su anno, riguardano i settori: commercio (+39,2%), legno (+32,4%), alimentare (+116%), edilizia (+172,1%), metallurgico (+34,7%), estrazioni minerali (+289,4%).
Le regioni maggiormente esposte con la cigd da inizio anno sono la Lombardia con 14.056.040 ore, il Piemonte con 9.422.876 ore, il Veneto con 7.499.125 ore e l'Emilia Romagna con 6.992.689 ore.
Ma anche nelle regioni meridionali si segnalano forti incrementi nella richiesta di cigd come in Basilicata dove si registra nel primo trimestre un aumento sullo stesso periodo del 2010 del +9.750,4% e in Calabria del +1.707%.
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