Ifo, Insee e Istat hanno pubblicato l'ultimo "Euro-zone economic outlook": il Pil dell'area euro dovrebbe crescere dello 0,5% nel primo trimestre 2011 e dello 0,4% nel secondo e terzo trimestre.
Nell'area euro, il Pil reale dovrebbe crescere dello 0,5% nel primo trimestre 2011, grazie al contributo tedesco e, in misura inferiore, a quello francese. Il dato emerge dall'ultimo "Euro-zone economic outlook", pubblicazione dei tre principali istituti congiunturali europei, Ifo, Insee e Istat. Tale crescita del Pil è determinata dal dinamismo delle esportazioni in un contesto di domanda più vigorosa dei paesi avanzati e di una correzione al rialzo degli investimenti. L'attenuarsi di questi fenomeni giustificherebbe la moderata decelerazione del Pil nell'orizzonte di previsione: +0,4% nel secondo e terzo trimestre. Gli istituti comunicano che la ripresa ha stimolato l'occupazione che si è stabilizzata a fine 2010 e che dovrebbe recuperare marginalmente nei prossimi trimestre, così come suggerito dalle attese di assunzione rilevate nelle inchieste sulle imprese. Tuttavia, la disoccupazione dovrebbe rimanere elevata in molti paesi. Nonostante gli incrementi dei salari nominali concordati negli scorsi mesi, in particolare in Germania, i salari reali dovrebbero rimanere stagnanti nel complesso dell'area. Nell'area euro, l'inflazione è cresciuta del 2,2% in dicembre 2010 e del 2,6% in marzo 2011 a causa dei rincari del petrolio e, in misura minore, degli alimentari. La crescita dei prezzi di dovrebbe confermare al 2,6% in giugno e settembre. L'inflazione di fondo è prevista stabilizzarsi all'1,2% nei prossimi trimestri.
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