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CGIA Mestre: per i pagamenti PA dobbiamo copiare dalla Spagna

Nel 2012 la Spagna ha pagato 27 miliardi di euro alle sue aziende. Bortolussi: “In Italia non conosciamo nemmeno l’ammontare delle risorse che le imprese vantano dalla Pa”.

Mercato e Lavoro
Secondo la CGIA di Mestre, per quanto riguarda i pagamenti della PA, l'Italia dovrebbe prendere esempio dal Governo spagnolo. Madrid infatti nel 2012 è riuscita a smobilizzare 27 miliardi di euro di pagamenti arretrati in soli 5 mesi, dando una forte boccata d’ossigeno alle imprese iberiche.
La CGIA pertanto auspica che anche il Governo italiano smobilizzi una quota importante dei crediti che le nostre aziende vantano dallo Stato: "Mentre in Spagna hanno posto al centro dei propri interessi le imprese, da noi, purtroppo, questo non è successo; nonostante siano stati realizzati ben 4 decreti, dei 70 miliardi di euro che lo Stato deve alle imprese, alla fine ne ha onorati solo 3 milioni" sottolinea la CGIA.
“Ci troviamo in una situazione kafkiana – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA – visto che non conosciamo nemmeno con precisione l’ammontare delle risorse che le imprese vantano dalla Pa. Per il ministero sono 70 miliardi, secondo le imprese sono 100, per molti studiosi non è da escludere che si raggiunga addirittura la soglia dei 150 miliardi. Sta di fatto che la mancanza di liquidità contribuisce ad affossare la nostra economia, mettendo in crisi sia le grandi sia le piccole imprese. Per quest’ultime, oltre ai mancati pagamenti del pubblico, continua anche la contrazione dei prestiti erogati dalle banche, con il risultato che la gran parte del 95% di imprese italiane che, ricordo, ha meno di 10 addetti non ce la fa più a rimanere a galla”.
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