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Ibm, nuova generazione di tecnologie e servizi per il cloud

Ibm ha presentato le nuove soluzioni Ibm Smart Business Cloud e Ibm Cloud Workload Deployer e ha annunciato la partecipazione al Cloud Standards Customer Council, alleanza volta a promuovere la diffusione del cloud.

Tecnologie
In occasione del primo Cloud Forum di San Francisco, Ibm ha presentato nuovi servizi e tecnologie per il cloud progettate per permettere alle aziende di creare nuovo valore di business e innovazione, ridurre i costi e aumentare la flessibilità.  
Grazie a questi servizi e tecnologie di nuova generazione, le aziende saranno in grado di definire come integrare i servizi cloud, pubblici o privati, nelle loro attività operative quotidiane, sia che si tratti di infrastrutture web, di software-as-a-service, di business analytics, di ERP oppure di interi processi di business.  
Nello specifico, le novità riguardano:  
- Ibm Smart Business Cloud, la nuova versione della piattaforma Cloud , di classe enterprise, che consente l'ottimizzazione dei costi e la scalabilità del cloud pubblico, con in più la sicurezza, l'affidabilità e i servizi di supporto di un ambiente privato.  
Ibm Cloud Workload Deployer il nuovo software per sviluppare e integrare, con rapidità ed efficienza, i servizi di cloud computing. Per la prima volta, le aziende potranno usare un'interfaccia grafica utente per installare facilmente le applicazioni, configurare i database e impostare la sicurezza per i servizi cloud utilizzati direttamente o forniti ai propri  clienti.  
L'evento di San Francisco è stato l'occasione per annunciare anche la costituzione del Cloud Standards Customer Council (CSCC), un'alleanza tra  Ibm e 25 aziende mondiali, quali AT&T, Lockheed Martin, ADP, North Carolina State University, volta a promuovere l'adozione del cloud e definire le priorità nelle questioni di interoperabilità chiave, come gestione, architetture di riferimento, cloud ibridi, sicurezza e conformità.
Il Consiglio porterà avanti l'impegno nella standardizzazione del cloud promosso dai fornitori e stabilirà una serie essenziale di requisiti forniti dalle aziende per assicurare che gli utenti del cloud abbiano la stessa libertà di scelta, la stessa flessibilità e gli stessi sistemi aperti offerti per gli ambienti IT tradizionali. Il Cloud Standards Customer Council è aperto a tutte le organizzazioni di utenti finali e Ibm invita tutti i suoi utenti a parteciparvi e a collaborare per affrontare la complessità nell'adozione del cloud computing.
Ibm partecipa attualmente a diverse iniziative di sviluppo degli standard cloud in organizzazioni quali Distributed Management Task Force (DMTF), Organization for the Advancement of Structured Information Standards (OASIS) e The Open Group (TOG).
In particolare, l'azienda ha contribuito di recente al The Open Group (TOG) con un'architettura di riferimento per il Cloud Computing, per aiutare il gruppo ad allineare gli sforzi di sviluppo degli standard di settore.
Inoltre, Ibm è stata un'attiva sostenitrice di The Open Cloud Manifesto, che ha più di 400 firmatari e la missione di aprire e incoraggiare il dialogo sulla necessità di assicurare che il cloud computing resti aperto e che gli sforzi di definizione degli standard siano guidati dai clienti. IBM è anche sponsor fondatore del Cloud Standards Council, che è gestito da Object Management Group (OMG).
Ibm ha infine annunciato un aumento del numero di clienti che adottano i suoi software in modalità Software-as-a-Service (SaaS), con più di 20 milioni di utenti finali in tutto il mondo.
Il portafoglio SaaS di Ibm spazia dalla gestione dei processi di business alla collaborazione,  al social business, al web analytics, al commercio B2B, al supply chain management, fino al marketing e all?enterprise systems management. Nell'ambito delle soluzioni di Smarter Commerce di Ibm, i servizi cloud di Coremetrics, Unica e Sterling Commerce assistono 36.000 operatori del marketing nella gestione di più di 6 miliardi di interazioni business/consumer, e 1,1 miliardi di transazioni elettroniche B2B ogni anno, per un valore clienti di circa 15 trilioni di dollari.
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