Ora è ufficiale: Fiat ha aumentato la propria partecipazione in Chrysler. Lo ha reso noto la stessa azienda in un comunicato ufficiale, nel quale precisa che l'incremento è stato del 5%, dal 25% al 30%. Fiat specifica che "è stato raggiunto il secondo dei performance event previsti dal Chrysler Group Operating Agreement". Si confermano quindi le dichiarazioni rilasciate dall'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne negli scorsi giorni, quando aveva comunicato che era "praticamente tutto fatto". L'operazione è stata possibile dopo il compimento di alcuni parametri fissati dal governo degli Stati Uniti. Le quote di partecipazione in Chrysler sono quindi ora così divise: il trust sanitario del sindacato United Auto Workers (UAW VEBA) possiede il 59,2%, Fiat il 30%, il governo degli Stati Uniti l'8,6% e il governo canadese il 2,2%.
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