Ministero del Lavoro, parti sociali e Rete Imprese Italia hanno siglato un'intesa a sostegno delle politiche di conciliazione fra famiglia e lavoro. L'accordo istituisce un tavolo che dovrà vagliare le misure più idonee.
Permettere alle donne di gestire meglio il tempo dedicato al lavoro e quello dedicato alla propria famiglia.
Questo l'obiettivo dell'intesa a sostegno delle politiche di conciliazione fra famiglia e lavoro appena siglata dal Ministero del Lavoro, dalle parti sociali e da Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti).
L'intesa prevede un'azione sinergica da realizzare a tutti i livelli e finalizzata ad agevolare la migliore conciliazione in questo campo.
A tal fine verrà attivato un tavolo tecnico con l'Osservatorio affidato alla Consigliera di Parità per verificare la possibilità di adottare le migliori buone pratiche di flessibilità family friendly.
Tra le misure che saranno vagliate, la possibile introduzione di regimi di orario di lavoro modulati su base semestrale o annuale, la possibilità di telelavoro, varie forme di flessibilità sui tempi e sui luoghi del lavoro, agevolazione per l'entrata dei bimbi in asili nido aziendali o interaziendali.
Il tavolo ha ora 90 giorni per individuare le forme più adatte per conciliare famiglia e lavoro, misure che godranno di una detassazione del 10% e saranno incluse nei contratti nazionali.
Rete Imprese Italia ha tenuto a sottolineare l'importanza dell'iniziativa. "E' indispensabile – afferma in una nota - accompagnare le imprenditrici verso la ripresa economica e contemporaneamente costruire un sistema di welfare che permetta alle donne di esprimere nel lavoro e nell'impresa le proprie potenzialità, sostenendole nell'impegno personale di cura della famiglia".
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