Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti) e il Gruppo Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto oggi un accordo per garantire sostegno alle piccole imprese associate che, in un momento congiunturale ancora difficile, devono rafforzarsi ed essere pronte a cogliere i segnali di ripresa. Il plafond di finanziamenti messi in campo da Intesa Sanpaolo ammonta a 5 miliardi. L'accordo è stato presentato a Roma nella sede di Intesa Sanpaolo da Giorgio Guerrini, presidente di Rete Imprese Italia insieme con Corrado Passera, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, e Marco Morelli, direttore generale vicario di Intesa Sanpaolo. Le imprese interessate sono 2,6 milioni, impiegano oltre 11 milioni di addetti e rappresentano il 60% della forza lavoro in Italia. Il punto di forza dell'accordo, spiega una nota, è "la sua flessibilità funzionale alle specificità dei territori". Il documento definisce le linee guida: saranno le successive intese che Rete Imprese Italia e Intesa Sanpaolo sigleranno a livello locale a rispondere puntualmente alle esigenze di imprese che operano in contesti tra loro molto diversi. Le strutture di Area di Intesa Sanpaolo dispongono infatti di ampia autonomia per quanto riguarda la possibilità di individuare soluzioni "su misura" di fronte a esigenze specifiche. Inoltre, le oltre 5.700 filiali del Gruppo sono dotate di un applicativo informatico che fornisce dati economici su ciascun territorio. L'obiettivo è orientare con efficacia l'azienda che si muove in quel microcontesto garantendole un flusso di informazioni utili a cogliere ogni opportunità di lavoro e di crescita. Per favorire l'attuazione dell'accordo le Associazioni di categoria aderenti a Rete Imprese Italia e le 23 Banche appartenenti al Gruppo Intesa Sanpaolo mettono a disposizione una rete di referenti locali, uno per ogni Provincia, che garantiranno la necessaria vicinanza alle imprese del territorio. Agevolare il dialogo tra banca e impresa è tra i principali obiettivi di Rete Imprese Italia e di Intesa Sanpaolo. Per accrescere la trasparenza nel processo di valutazione del credito e la conoscenza condivisa del business aziendale Intesa Sanpaolo ha predisposto due modelli di autovalutazione, messi a punto per rispondere rispettivamente alle esigenze del commercio e dell'artigianato. Essi consentono alle imprese di valutare la propria situazione economico-finanziaria e la sostenibilità delle proprie scelte imprenditoriali, ma soprattutto contribuiscono a creare una maggiore consapevolezza rispetto alle informazioni che i vari soggetti che interagiscono con l'azienda (fornitori, clienti, consulenti) possono richiedere. I modelli di autovalutazionesono a disposizione delle imprese associate sui siti internet delle Associazioni di categoria che hanno sottoscritto l'accordo. Per Rete Imprese Italia ed Intesa Sanpaolo è determinante il coinvolgimento Confidi. In quest'ottica è stato creato un Portale Confidi, cioè un'interfaccia web che consente ai Confidi convenzionati di monitorare l'andamento delle operazioni di finanziamento garantite. I 5 miliardi stanziati da Intesa Sanpaolo guardano ad un insieme di interventi che Rete Imprese Italia ha definito esigenze prioritarie delle imprese associate in questa fase congiunturale: sostegno al capitale circolante e breve termine, ricapitalizzazione delle imprese, ristrutturazione del debito, sostegno alla liquidità.
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