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Libia, Eni, Finmeccanica e Impregilo rimpatriano i dipendenti

Eni, Finmeccanica e Impregiiloi stanno rimpatriando i propri dipendenti dalla Libia, anche se al momento la situazione nei cantieri è sotto controllo. Oggi vertice del governo sulla situazione in Nord Africa.

Tecnologie
La situazione in Libia è sempre più incandescente. Eni, in una nota, informa che è in corso sia il rimpatrio dei famigliari dei propri dipendenti, come già previsto a seguito della chiusura anticipata delle strutture scolastiche nel Paese, sia dei dipendenti non strettamente operativi.
In questo momento Eni non ravvisa alcun problema agli impianti e alle strutture operative. Le attività proseguono nella norma senza conseguenze sulla produzione.
Eni, tuttavia, sta provvedendo a rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza a tutela di persone e impianti.
Finmeccanica, secondo indiscrezioni, avrebbe già provveduto al rimpatrio dei propri dipendenti nel paese nordafricano, anche se Impregilo ha fatto sapere che la situazione nei cantieri, al momento, è "sotto controllo".
Intanto, questa mattina si terrà a palazzo Chigi un vertice per fare il punto su quanto sta avvenendo in Nord Africa, a cui parteciperanno il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i ministri di Interno, Roberto Maroni, della Difesa, Ignazio La Russa, degli Esteri, Franco Frattini e dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Sarà presente anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta.
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