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Guerrini (Rete Imprese Italia) sulle misure anticrisi: una scossa non basta

Il presidente di Rete Imprese Italia esprime un giudizio positivo sui provvedimenti approvati dal Cdm. Ma aggiunge: "'scossa' non basta. L'impegno del Governo per le Pmi sia a corrente costante. Per riagganciare la ripresa servono subito misure concrete".

Tecnologie
"Apprezziamo la volontà del Governo di imprimere una scossa all'economia. Chiediamo sia un impegno a più alto voltaggio e a corrente costante". Queste le parole di Giorgio Guerrini, presidente di Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti), a commento dei provvedimenti approvati ieri dal Consiglio dei Ministri.
"La crisi – osserva Guerrini - non è passata e il fattore tempo è decisivo per consentire agli imprenditori di cogliere i primi segnali della ripresa. Per questo servono misure immediatamente e concretamente spendibili dalle imprese".
"Ci auguriamo – sottolinea - che i provvedimenti varati oggi siano il preludio di un impegno assiduo per offrire risposte adeguate alle aspettative delle imprese".
A questo proposito, il Presidente di Rete Imprese Italia dà giudizio positivo sulla razionalizzazione e semplificazione che caratterizzano la riforma degli incentivi.
Ricordiamo che il Cdm di ieri ha decretato il riordino degli incentivi in base a tre strumenti: la categoria dei voucher; la categoria di incentivi erogati in base a progetti su bandi di gara e, infine, una categoria di incentivi sulle procedure negoziali per gli investimenti al di sopra dei 20 milioni.
"Ma – aggiunge Guerrini - per evitare che la riforma rimanga una bella cornice vuota va riempita delle risorse indispensabili a rimettere in moto l'attività delle imprese".
Alte le aspettative di Rete Imprese Italia anche sul rilancio del Piano casa e del Piano per il Sud: "sull'attuazione concreta di questi impegni si gioca il futuro di migliaia di piccole imprese italiane".
Analoga sollecitazione da Guerrini per quanto riguarda le riforme per la libertà d'iniziativa economica, l'efficienza e l'efficacia dell'azione della Pa, la sussidiarietà. "Principi sacrosanti. Ma in attesa delle modifiche costituzionali, perché non rendere concretamente utilizzabili novità che già esistono, come ad esempio la Scia, e che semplificano l'avvio dell'attività d'impresa secondo il principio dei controlli ex post? E bisognerebbe anche evitare di introdurre nuove norme inutilmente costose e farraginose che non fanno altro che complicare la vita degli imprenditori. Altrimenti non riusciremo mai a svuotare il mare della burocrazia in cui gli imprenditori rischiano di annegare".
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